Svolta M5S, Di Maio presenta nuove regole

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

All’indomani della debacle del M5S alle elezioni regionali in Sardegna, Luigi Di Maio rompe il silenzio in una conferenza stampa a Montecitorio. Il vicepremier pentastellato rassicura sulla tenuta del governo e annuncia l’apertura di una fase di riorganizzazione all’interno del Movimento.

Una riorganizzazione che – chiarisce per rispondere alle critiche dei “ribelli” “non sarà calata dall’alto”. Ma sarà ratificata con un voto su Rousseau, probabilmente domani. Dopo aver ribadito che “le amministrative non si possono paragonare alle politiche”, e che non avranno “nessun impatto sulla vita né del M5s né del governo”, Di Maio annuncia i cardini del nuovo corso: il “dialogo con vere liste civiche, non ammucchiate” e la fine della regola del doppio mandato per i consiglieri comunali. “Possiamo discutere di nuove regole per i consiglieri comunali, per esempio che il loro secondo mandato non valga e possano candidarsi anche al consiglio regionale, o in Parlamento”. E assicura: “L’anima del Movimento non cambia, diventa solo più adulto”. Sulla propria leadership Di Maio inoltre puntualizza: Il ruolo del capo politico si ridiscute tra 4 anni”.

Il vicepremier nega poi che ci sia un contrasto di vedute con il fondatore del M5s Beppe Grillo, che ha commentato il risultato elettorale nel corso di uno spettacolo a Catania con parole molto dure. “Con Grillo mi sento spesso, anche 10 minuti fa, anche ieri, non c’è nessun diverbio, nessun tipo di tensione – garantisce Di MaioSono 4 anni che dopo le amministrative c’è lo scontro secondo i giornali tra me e Beppe. Che Grillo mi abbia detto di far cadere il governo è una sciocchezza”, ribadisce per poi minimizzare le critiche interne al partito, come quelle espresse dalla dissidente parlamentare Paola Nugnes: “Quelle due persone su 330 che hanno parlato contro di me non hanno il problema di essere rieletti in Parlamento”, attacca.

Poi, una stoccata al Pd: “Il centrosinistra dal 2013 si illude di poter rubare voti al M5S alle amministrative come al mercato delle vacche”.