Minorenne abusivo occupa un alloggio e lo affitta. Intascati 2 mila euro in caparre

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Aspirante truffatore ancora prima di essere maggiorenne, abile a confezionare un tranello e ad intascare caparre per oltre 2 mila euro da più potenziali affittuari di un appartamento che asseriva di voler – e poter – dare in locazione, pur non essendo di sua proprietà. A beccarsi una duplice denuncia è stato A.R. – sono state diffuse solo le iniziali -, un nullafacente e incensurato ma solo per via della giovanissima età, dopo essersi fatto conoscere dalle forze dell’ordine già negli anni scorsi.

E minorenne il giovane era anche all’epoca dei fatti contestati, lo scorso autunno, ma che si sono protratti fino a febbraio 2020: secondo la ricostruzione dei carabinieri il ragazzo aveva organizzato uno stratagemma per invogliare delle persone in cerca di un’abitazione in affitto a consegnarli del denaro come garanzia. Accoglieva in casa chi gli chiedeva notizie, mostrava stanze e arredamenti, confermando “sulla parola” e magari con una stretta di mano l’affare fatto. Peccato che l’appartamento non risultasse affatto nella disponibilità del minore, che, anzi, lo occupava abusivamente.

La dinamica dei fatti è stata ricostruita nei dettagli dai militari dell’Arma di Schio. Prima un annuncio via social network, poi i dialoghi privati per carpire la fiducia degli interlocutori che chiedevano informazioni sull’alloggio in una palazzina in zona Caile, che risultava sfitto e di cui il giovanotto senza scrupoli si era procurato le chiavi – forse cambiando la serratura dopo essersi introdotto all’interno – a totale insaputa dei legittimi proprietari. A cadere ingenuamente nella rete sarebbero stati almeno in tre, recatisi sul posto dopo l’esca degli annunci su gruppi Facebook e siti specializzati.

La cifra intascata, prima di “sparire dalla circolazione”, sarebbe di almeno 2.200 euro, come acconto prima della stipula del regolare contratto di locazione. Sapeva il fatto suo insomma l’aspirante truffatore, raggiunto però dai giorni scorsi dai carabinieri scledensi, andati a colpo sicuro dopo la descrizione puntuale del ragazzone – dimostrerebbe ben più dei 18 anni anagrafici – artefice dell’inganno. Non si esclude che altre persone abbiano visionato l’appartamento negli ultimi mesi, e sono invitati a contattare in tal caso la stazione dei carabinieri di Schio.

Per lui la doppia denuncia per truffa e violazione di domicilio. Una volta condannato, se il giudice confermerà i riscontri delle indagini, il classe 2002 sarà tenuto a risarcire le vittime del denaro indebitamente intascato, ad oggi irrecuperabile. Secondo indiscrezioni, dopo l’avvenuta ratifica delle notifiche di indagine nei suoi confronti, il giovane sarebbe rientrato senza ritegno nell’appartamento occupato abusivamente: uno status quo che rimarrà tale e quale, probabilmente, fino allo sfratto. Solo un provvedimento del giudice che si occupa del fascicolo, infatti, potrà “cacciarlo” fuori di casa, pur non trattandosi della suo legittimo domicilio.