A scuola di Formula1: nel weekend le sfide interregionali coi bolidi creati dai ragazzi


Giovani tecnici, mini-automobili da corsa ad aria compressa e una sfida tutta da vivere nel cuore del Triveneto. Domani e domenica Piazza Falcone Borsellino e il Lanificio Conte di Schio si trasformano, dalle 10 alle 18, in un circuito di gara per le Finali Interregionali del progetto “F1 in Schools Italy”, competizione internazionale di didattica applicata alla Formula 1.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Schio, è sostenuta dalle imprese e dalle Associazioni di categoria del territorio: oltre 100 gli studenti e le studentesse dai 14 ai 19 anni, provenienti da 11 istituti superiori del Triveneto chiamati a sfidarsi in 14 team per conquistare due posti alle finali nazionali e inseguire il sogno mondiale. Dopo le qualificazioni di febbraio, dove a conquistare i primi posti erano stati i team Proioxis e Phoenix dell’ITIS “De Pretto” di Schio, seguiti dal Volta Racing Team dell’ITI “A.Volta” di Trieste, ora le squadre sono pronte a sfidarsi nelle gare finali che decreteranno i migliori gruppi del Triveneto. Una festa dell’innovazione e del teamworking coinvolgendo tutta la città di Schio.
Il progetto, che in questa seconda e ultima qualificazione animerà tutto il centro cittadino di Schio, combina innovazione, lavoro di squadra e competenze STEM, con un format che unisce scuola, impresa e passione per i motori. I team sono chiamati a progettare e realizzare una monoposto in miniatura, spinta da aria compressa, capace di sfrecciare su un rettilineo da 24 metri. Il cuore tecnico dell’evento batte all’ITS Academy Meccatronico Veneto – sede di Schio, che schiera in campo i propri studenti come coordinatori e giuria tecnica. Un’occasione formativa concreta che li vede protagonisti nella supervisione delle gare.
Il contributo “culturale” della Cooperativa Cogita. Gioca d’anticipo invece la Cooperativa Cogita, presente in Piazza Falcone Borsellino ad arricchire una pur ricca kermesse già dal tardo pomeriggio di oggi con gelati artigianali, stand bibite e panini, ma soprattutto con tanti mini talk per far conoscere tante eccellenze sportive locali oltre che appunto la realtà del sodalizio che da qualche tempo gestisce anche la libreria Ubik, nel cuore di Schio. Un esempio concreto di come l’economia sociale possa generare valore e contribuire allo sviluppo del territorio: una realtà giovane e dinamica, sempre aperta a nuovi contributi esterni.
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