Caro bollette, lo sfogo dell’imprenditore Toni Costalunga: “Di questo passo le aziende chiuderanno”

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Toni Costalunga mostra la bolletta quadruplicata a luglio 2022 rispetto allo stesso mese dello scorso anno

E’ uno sfogo che la dice lunga sull’esasperata situazione legata agli aumenti delle bollette. Il caro energia si sta facendo sentire pesantemente e nel corso degli ultimi mesi ha continuato ad impennarsi vertiginosamente, causando gravi problemi a chi cerca di portare avanti la propria impresa con le unghie e i denti. Dopo la pandemia e i due anni segnati da vari lockdown ora è il conflitto tra Ucraina e Russia a tenere banco, fatto sta che le aziende sono sempre più sulla graticola con il rischio di cadere e non rialzarsi più.

E’ di ieri, lunedì 22 agosto, lo sfogo dell’imprenditore di Schio Toni Costalunga che sulla sua pagina Facebook ha pubblicato un video dove mostra le bollette dell’energia elettrica praticamente quadruplicate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il titolare dell’azienda Effedi di Malo, che opera nelle lavorazioni metalliche, è apparso più volte nelle televisioni nazionali per parlare della situazione in cui versa il sistema imprenditoriale che a detta di Costalunga non sarebbe aiutato dal quadro politico. Lo stesso imprenditore era salito agli onori della cronaca per aver concesso ai propri dipendenti un premio in denaro di 1500 euro a ciascun dipendente a dicembre del 2018 a cui aveva fatto seguito un altro bonus di 2000 euro l’anno successivo.

Nel video, l’imprenditore, parla della sorpresa trovata al ritorno dalle vacanze. Mostrando le fatture, Costalunga riferisce di essere passato dalla fornitura elettrica di luglio 2021, per un ammontare di 8.222,74 euro, a 34.332,26 euro dello stesso mese del 2022. Una cifra che risulta più che quadruplicata, inoltre la bolletta dello scorso anno ha in carico anche gli oneri di servizio, per un valore di oltre 1.500 euro, che il Governo ha deciso di togliere per aiutare le imprese. Il monologo si conclude con il timore di “una sommossa sociale” e un cenno alle proiezioni autunnali che potrebbero costare la chiusura a molte aziende con conseguente licenziamento dei dipendenti.