Chiusa la casa del sesso in pieno centro. I clienti pagavano 300 euro per rapporti a tre

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Parte del materiale rinvenuto durante il controllo dell'appartamento

Rapporti “standard” per chi non poteva permettersi di pagare oltre ai 70 euro e prestazioni a tre per chi, invece, non aveva problemi con il portafoglio. Il lavoro era continuo, tanto da non poter non destare sospetti. Così, grazie alla segnalazione dei vicini, la polizia locale ieri ha messo sotto sequestro un appartamento dove “lavoravano” alcune prostitute orientali e denunciato tre persone: due italiani e una cinese.

Tra ottobre e novembre la centrale operativa del consorzio di polizia locale Alto Vicentino di Schio aveva ricevuto alcune lamentele di alcuni cittadini del centro storico di Schio relative ad un appartamento di piazza Da Schio, dove a qualsiasi ora del giorno e della notte era presente un continuo via-vai di uomini, segno evidente di attività di prostituzione.

Per verificare cosa succedesse all’interno di quelle stanze gli agenti hanno predisposto dei controlli in abiti borghesi, attraverso i quali hanno avuto la conferma che l’appartamento veniva utilizzato da prostitute. In particolare, i clienti fermati hanno riferito ai vigili che all’interno della casa era possibile ottenere rapporti sessuali pagando dai 50 ai 70 euro. Poi, per i più facoltosi, era possibile avere a completa disposizione contemporaneamente due ragazze per 300 euro.

Così, alle 15,40 di ieri un cliente è stato bloccato da due agenti del consorzio di polizia locale Alto Vicentino mentre stava uscendo dall’appartamento, dopo aver consumato del sesso con due giovani ragazze orientali. Durante la perquisizione sono stati trovati svariati materiali utilizzati per la “professione”: confezioni di olio lubrificane, salviettine deumidificate e oltre 300 preservativi. Tra le altre cose, i vigili hanno anche trovato 320 euro in contanti, provento dell’attività illecita.

Al fine di impedire che l’attività di prostituzione continuasse, l’appartamento è stato sottoposto a sequestro preventivo e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Due cittadini italiani e una donna di nazionalità cinese sono stati denunciati in concorso per favoreggiamento della prostituzione.