Cioni non perde tempo: “Marigo si decida, noi con lei ma senza rinnegare ciò che siamo”
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Si muovono sulla scacchiera di una città ancora calda dopo il primo turno, le mosse iniziali verso un ballottaggio abbastanza prevedibile: ma il prossimo 23 giugno la chiamata sarà senza appello e Schio dovrà scegliere definitivamente tra il progetto civico dell’attuale vicesindaca Cristina Marigo, attestatasi ad un robusto 46,02%, e Cristiano Eberle, area centrosinistra più alcune iniziative della società civile, a tallonarla con un 40,74% di voti che ancora descrive una partita dove tutto è possibile.
Ma è al terzo concorrente cui ora guardano tutti con una certa curiosità: escluso dalla corsa alla fascia tricolore ma non per questo troppo deluso, Alex Cioni, portacolori di Fratelli d’Italia, rimane comunque la pedina che può fare la differenza. E il messaggio del redivivo tra i consiglieri comunali scledensi non si è fatto attendere. Dopo i dovuti ringraziamenti per un risultato oggettivamente premiante infatti, – 2423 voti pari al 13,24% dei votanti – le parole sono circostanziate e inequivocabili: “La nostra linea non cambia – dichiara Cioni chiamandola per nome quasi a volerle rendere ancor più dirette e confidenziali – ma ora è Cristina a dover scegliere tra il suo orticello e il buon governo di Schio con un progetto politico unitario”.
Una chiusura naturale e senza indugi verso Eberle ed una contestuale proposta di “nozze” a Marigo: con tanto di contratto prematrimoniale già bello e confezionato in cui la parola “civico” va depennata. O così pare. Non resta che attendere la sposa.