Inceneritore. Oltre 84mila tonnellate di rifiuti bruciati nel 2017

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Il termovalorizzatore di Ca' Capretta a Schio

Crescono, anche se di poco, le tonnellate di rifiuti bruciati dall’inceneritore di Schio nel 2017. Secondo i dati forniti da Alto Vicentino Ambiente rispetto al 2016, quando ne vennero smaltite 83.345 tonnellate, il 2017 segna un rialzo, per un totale di 84.542 tonnellate.

Un aumento modesto tutto sommato, che in termini relativi si traduce nell’1,43%. Si tratta, nel 2017, soprattutto di rifiuti urbani (65.969 tonnellate). Più rifiuti bruciati ma meno residui di lavorazione: nel 2016 erano 18.725 tonnellate, mentre nel 2017 sono calati a 17.055. Questo grazie ad una diminuzione sostanziale delle ceneri pesanti da combustione.

Migliorano poi i dati sul recupero energetico. L’impianto recupera dal rifiuto residuo combusto l’energia ancora in esso contenuta. E’ energia termica che con apposite macchine l’impianto trasforma in energia elettrica che viene messa a disposizione della rete elettrica nazionale. Nel 2016 sono stati 29.245 i Mega Watt prodotti, di cui 11.659 auto-consumati e i restanti venduti. Aumento sostanziale che si traduce a 34.328 MW nel 2017.

Sotto controllo le emissioni. Le tre linee attive risultato sempre inquinanti nei limiti di legge, sia nel 2016 che ‘17. Questi i parametri controllati: Idrocarburi policiclici aromatici, diossine e furani, cadmio e tallio, mercurio, altri metalli pesanti, ossido di zolfo, ossido di azoto, monossido di carbonio, polveri totali, acido cloridrico, acido fluoridrico, sostanze organiche volatili.