Terzo pusher arrestato in 10 giorni: ancora cocaina ed eroina negli slip. E’ un operaio

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Terzo arresto in 10 giorni negli ambienti dello spaccio di “droghe pesanti” dell’Altovicentino. I punti in comune con i due precedenti consistono nella presenza di cocaina ed eroina, nella prassi di andare a spasso con ovuli e dosi nascosti nelle mutande e nel paese d’origine dei tre giovani africani nei guai con la giustizia, tutti e tre nigeriani. Stavolta, però, la flagranza di reato è riferita a Pedro Osaro, 22 anni, domiciliato a Malo – gli altri colleghi pusher già incriminati invece risiedono a Schio – e “beccato” in via Pasubio a Isola Vicentina. In questo caso di tratta di un personaggio quasi insospettabile, che aveva dissimulato la sua fiorente attività illecita dietro un muro di apparente legalità: lavora infatti come operaio in una ditta vicentina della zona e risulta incensurato.

A portare a termine l’operazione una squadra del Nucleo Operativo e Radiomobile dei carabinieri, dopo aver sottoposto ad un controllo Osaro, a Isola Vicentina a pochi passi dal centro del paese. L’atteggiamento schivo del giovane ha indotto i militari impegnati nei controlli alla perquisizione personale, durante la quale sono emersi ovuli di cocaina (6 grammi) ed eroina (11), quantità particolarmente ingenti e quindi del tutto incompatibili con l’ipotesi del mero uso personale. L’uomo era attivo nel nord della provincia, tra Schio, Malo, Isola e nei paesi limitrofi.

La successiva verifica a domicilio nella vicina cittadina di Malo ha permesso di smascherare la reale condotta del ragazzi nato nel 1997, scoperchiando il tetto dell’ennesimo bazar della droga. Sequestrata oltre alle precedenti altre 35 dosi di eroina preconfenzionata (per 17 grammi complessivi), 4 ovuli della stessa sostanza potenzialmente mortale (1,5), oltre ad altre sostanze come hashish e marijuana, in questo caso in quantità lievi (1,2 grammi in tutto). A corredo dei prodotti pronti per lo smercio anche il consueto  kit da spacciatore composto da materiali utili per confezionare i pacchetti, due telefoni cellulari, un notebook, oltre a coltelli e taglierini probabilmente impregnati di residui di sostanze.

La droga sequestrata sul mercato avrebbe fruttato svariate migliaia di euro, con almeno una fetta già incassata dal presunto spacciatore. Rinvenuto infatti anche un “rotolo” di banconote con in tutto 890 euro, anch’esse poste sotto sequestro. Il giovane africano è stato assicurato al carcere di S. Pio X in attesa delle decisioni del giudice.

Altri due gli episodi recenti che hanno visto come protagonisti dei connazionali: il 24 settembre toccò a un 20enne (Igumbor Onuwa Samson) finire in carcere e prima ancora, nella giornata del 20 settembre, le manette in flagranza scattarono nei confronti del 27enne Nwaiwu Ebka. Tutti e tre, a posteriori, risultano nomi noti tra i contatti di tossicodipendenti e nasi delicati della zona, che giorno dopo giorno vedono assottigliarsi i loro canali di rifornimento abituali.