Lega addio, Tisato sbatte la porta: “Sostengo Marigo, merita fiducia”

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È uno dei primi, ma probabilmente non sarà l’ultimo, colpo di scena di una campagna elettorale ormai entrata nel vivo. A scuotere la politica scledense l’annuncio arrivato ieri ormai a sera inoltrata: “Rassegno le mie dimissioni dalla Lega e dalla carica di Segretario della Sezione di Schio. E sostengo Cristina Marigo”.

Parole di Ilenia Tisato, professione geometra, classe 1971, già in pista proprio col Carroccio nelle comunali del 2019 e poi, l’anno successivo, sempre con la stessa casacca, ma stavolta per un posto in Regione. Dichiarazioni che arrivano quando, a ormai poco meno di cento giorni dal voto, ancora non è chiaro se Lega e Fratelli d’Italia ufficializzeranno una terza lista o se, come ventilato da più parti, almeno il partito di Salvini opterà di fatto per una desistenza tattica in favore della Marigo stessa: “La decisione è maturata dopo un’attenta valutazione dei nuovi incarichi professionali che devo seguire e che non mi permettono di svolgere l’attività politica con la stessa serietà, puntualità e correttezza che ho fino ad oggi dedicato a questo compito. Ho dovuto già mesi fa dimettermi dalla carica di consigliere comunale perché mi era impossibile coprire un ruolo che, se fatto bene, richiede dedizione e costante presenza anche fuori dalle riunioni di Consiglio”.

Considerazioni che da una questione di opportunità e correttezza istituzionale non risparmiano anche con toni particolarmente aspri, una critica profonda e netta nei confronti degli ormai ex colleghi: “Il mio modo di essere – puntualizza Tisato – mi ha sempre portata a coltivare in questi anni le relazioni politiche con toni molto diversi da quelli usati dai leghisti storici. Dal mio insediamento in consiglio comunale ho da subito percepito questo distacco: non sono abituata ad insultare o bestemmiare, non amo criticare un progetto se ne condivido i benefici per Schio, anche quando quel progetto non è proposto dalla Lega. Ho sempre preferito il silenzio e il lavoro metodico all’urlare durante gli interventi e per questo sono stata additata e criticata”.
Mentre gli altri sbraitavano – aggiunge – io costruivo, ma questo non è comprensibile a coloro che usano metodi rozzi e criticando in maniera sterile hanno utilizzato l’insulto per emergere, dimenticando il valore istituzionale del luogo dove si decide la politica cittadina”.

E se la Lega è ormai il passato, libera da vincoli partitici e senza troppi giri di parole, è sul futuro prossimo che la professionista scledense riserva l’ulteriore annuncio a sorpresa: “Non ho alcuna intenzione di affrontare la campagna elettorale – bacchetta Tisato – se questa sarà l’indicazione proposta dalla Lega, con persone che in questi anni sono state offensive durante i consigli comunali, oltre che per niente collaborative. Voglio piuttosto sostenere Cristina Marigo in primis perché è una donna ed ha dimostrato di saper gestire molto bene l’assessorato forse più importante del Comune. In questi anni l’ho apprezzata perché è pacata, educata non ama il chiacchiericcio, è leale, ascolta e fa del silenzio uno strumento di crescita personale, garantendo quella moderazione che sarebbe davvero produttivo diventasse stile di vita fra tutti i politici scledensi. Dal punto di vista politico, inoltre, ritengo ammirevole la fermezza fino ad ora dimostrata nel rinunciare all’aiuto dei partiti per mantenere una connotazione civica. Viene da sé – chiosa quindi in un inatteso endorsement – che la dispersione di voti è un pericolo sul quale bisogna riflettere, perché si corre il rischio di consegnare la città a chi l’ha governata con una gestione che ha aperto voragini economiche nei bilanci comunali. Ora che i bilanci sono a posto è giusto poter dare continuità e proseguire il lavoro per il bene degli scledensi”.

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