Perde l’equilibrio dal monopattino e sbatte sull’asfalto: 12enne operato alla testa

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L'ambulanza del Suem 118 (Immagine di archivio)

L’intuizione corretta del personale sanitario e poi la decisione di recarsi quanto prima in ospedale si è rivelata decisiva per salvare una giovane vita, dopo la corsa da Malo alla sala operatoria per un intervento neurochirurgico al San Bortolo di Vicenza.

A prima vista poteva forse sembrare solo una botta superficiale al capo, ma i sintomi che presentava un 12enne maladense dopo essere caduto dal suo monopattino lunedì sera, lasciavano presagire possibili complicazioni. Forte mal di testa e senso di nausea, in casi analoghi, consigliano di non sottovalutare i rischi di lesioni conseguenti al possibile trauma cranico.

Il ragazzino una volta giunto in pronto soccorso e poi trasferito in reparto è stato quindi operato alla testa dopo gli opportuni controlli diagnostici, sembra con esiti incoraggianti anche se la prognosi in questi casi rimane rigorosamente riservata. Secondo la ricostruzione fornita dal Giornale di Vicenza, che descrive la vicenda accaduta lunedì sera a Malo, il 12enne stava giocando con un monopattino quando qualcosa è andato storto: la perdita di equilibrio e la caduta, sbattendo il capo e venendo soccorso dai familiari.

Il giovane studente delle scuole medie locali non ha perso conoscenza, ma è stata comunque richiesta un’ambulanza giunta dall’ospedale di Santorso, intorno alle 21.30. Non si è trattato di un incidente stradale – non si ha infatti notizia di altri veicoli coinvolti – come qualcuno ipotizzava in un primo momento, ma di una banale caduta, solo che al posto delle consuete escoriazioni o lividi stavolta sono sorte insidie per la salute conseguenti al violento urto al suolo con la nuca.

Il personale del 118 una volta giunto sul posto per valutare le condizioni del ragazzino e medicare le ferite ha subito consigliato il ricovero in ospedale, temendo complicazioni neurologiche. I controlli successivi avrebbero evidenziato poi la necessità di un intervento chirurgico urgente, effettuato da un’èquipe di specialisti del San Bortolo. Ora si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva pediatrica del polo sanitario berico, assistito da infermieri e medici che contano di sciogliere la prognosi nei prossimi giorni, dopo una delicata fase che coincide con il periodo di osservazione.