Ruba lo smartphone alla collega e lo tiene in casa. “Inchiodato” dal segnale telefonico

Il maldestro furto del telefonino ai danni di un’ignara collega di lavoro è andato in fumo nell’arco di poche ore. Non era aggiornato probabilmente sui “prodigi” delle tecnologie più moderne il giovane di 26 anni di Schio che, ieri sera, aveva sottratto lo smartphone a una donna che con lui condivide il luogo di lavoro.

Proprio lei, al termine del turno pomeridiano, si era resa conto di aver per così dire smarrito il suo modello di telefono. Dopo le ricerche all’interno della ditta, però, alla proprietaria è stato chiaro che l’apparecchio le era stato rubato, e si è quindi rivolta ai carabinieri della compagnia scledense, abili a utilizzare un’app di ricognizione del segnale riuscendo con una certa facilità a localizzarlo.

A quel punto, in piena notte, i militari della Radiomobile di Schio anno circoscritto l’area di indagine, fino a presentarsi a un indirizzo dell’Altovicentino, dove si presumeva si trovasse lo smartphone sulla base della geolocalizzazione. Era necessario agire con tempismo, prima che il ladro potesse aver modo di disfarsi della prova di colpevolezza, oltre al desiderio di recuperare il proprio dispositivo da parte della legittima proprietaria. Non senza sorpresa, quest’ultima è stata poi informata che a detenere l’oggetto era proprio un suo collega, uno dei “sospettati”,

Il giovane vicentino, nato nel 1995, è stato denunciato per furto a piede libero. Il posto di lavoro, ora, potrebbe essere a rischio per lui, una volta che verrà informata la direzione dell’azienda scledense. La refurtiva recuperata è stata restituita alla dipendente, che si guarderà bene dal lasciare incustoditi altri valori in futuro perfino nella ditta dove trascorre le sue giornate di lavoro.

Da evidenziare come l’identità e altre informazioni sensibili sul (ad oggi) presunto “mano lesta” non sono state rese note dal comando carabinieri di Schio, e che fino ad un giudizio di colpevolezza della persona sotto indagine non saranno disponibili, secondo le recenti disposizione in materia giudiziaria.