Addio a “Lino”, ex assessore e anima dell’azione cattolica. Fu anche giudice conciliatore

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La comunità di San Vito di Leguzzano ha perso nei giorni scorsi il suo “Lino“, Angelo Luchetta, scomparso a 83 anni di età in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni di salute dopo aver contratto il virus pandemico. Per le generazioni più mature del paese dell’Altovicentino basta citare appunto il nomignolo per ricordare pensionato sanvitese, ex capotecnico meccanico, che per decenni ha dedicato al prossimo e all’impegno civico buona parte del suo tempo libero: come come giudice conciliatore, assessore di giunta comunale e anche dirigente dell’azione cattolica e catechista. Qui insieme alla moglie Maria Teresa, nella parrocchia che frequentava da devoto fedele e che gli riserverà oggi l’ultimo saluto.

Le esequie solenni di commiato si terranno stamattina alle 10.30 nella chiesa dei Santi, dopo che la notizia della scomparsa di Angelo si è diffusa nel corso del fine settimana, avvenuta all’ospedale di Santorso dove era ricoverato.

Oltre all’impegno politico amministrativo e in ambito religioso in vesti di laico, “Lino” ha presieduto il gruppo di Azione Cattolica a lungo, per circa vent’anni, ricoprendo incarichi di rilievo per la Diocesi di Vicenza. Verrà ricordato invece in campo sociale per l’intuizione legata alla nascita dell’associazione “Cantare Suonando“, divenuta un riconosciuto mezzo di socializzazione ed espressione artistica per tante persone, giovani ma non solo, affette da diverse disabilità psicofisiche.

Ragazzi, ragazze, uomini e donne che hanno potuto prima di tutto conoscersi e poi ricercare l’armonia e il divertimento attraverso il linguaggio universale e senza barriere della musica. Nata nel 1997, grazie anche all’apporto del compianto fondatore e presidente, la compagine è cresciuta nel tempo girando mezza Europa per portare in più nazioni del Vecchio Continente le sue esibizioni. A piangerlo prima di tutto la grande famiglia, composta da cinque figli cresciuti con amore insieme alla moglie, e i nipoti.

Va da sè che a San Vito di Leguzzano fosse molto conosciuto, anche in virtù dell’apporto in ambito civico come consigliere comunale cittadino e assessore per un mandato nel corso degli anni ’80. Dimostrato anche dal suo impegno come “giudice popolare”, ruolo ricoperto per 15 anni da volontario, un ruolo destinato a persone dotate di riconosciuta saggezza ed equilibrio, incaricate di dirimere litigi e controversie di minore rilevanza, altrimenti destinati al Tribunale.