Sfugge alla violenza e viene picchiata dopo le avances sessuali. Arrestato un 25enne

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Tutti gli indizi raccolti dai carabinieri di Schio convergevano sul suo nome, ed è così che Grugbay Lankah, cittadino liberiano di 25 anni e già pregiudicato in Italia è finito in manette e in stato di arresto presso il carcere di Vicenza. L’accusa è di tentata violenza sessuale nei confronti di una donna scledense, costretta a recarsi al pronto soccorso di Santorso dopo essersi divincolata ed essere sfuggita al malintenzionato.

In quell’occasione, la prognosi per lei fu di 21 giorni, a confermare la violenza subita nella serata di venerdì 13 agosto scorso. A distanza di 10 giorni dal fatto incriminato, i militari del comando scledense hanno stretto il cerchio delle indagini fino ad individuare in Lankah il presunto responsabile. Toccherà al processo e ai giudici preposti del Tribunale di Vicenza confermare o meno l’impianto accusatorio che ha “inchiodato”, almeno ad oggi in attesa di giudizio, il 25enne classe 1996.

A emettere l’ordinanza di misura cautelare con l’arresto coatto e la traduzione in prigione è stato il Gip di Vicenza, conferendo credito al fascicolo inviato della Procura grazie al lavoro svolto dai carabinieri della stazione di Schio. Proprio questi avevano raccolto la denuncia di una cittadina locale, le cui generalità rimangono riservate così come le informazioni sensibili in quanto vittima di violenza. Secondo la versione firmata dalla vittima e ora agli atti era stata avvicinata da uno sconosciuto in via Manin, a due passi dal centro città: costui in maniera diretta l’avrebbe approcciata proponendole dei soldi in cambio di una prestazione sessuale.

Ricevuto un no piccato, il giovane avrebbe poi reagito con violenza, tentando di costringere la donna e concedersi ugualmente. La vittima era riuscita dopo qualche attimo di lotta a sfuggire alla presa dell’aggressore, gridando e facendo allontanare l’orco dopo averlo visto in volto. Grazie alla descrizione dettagliata dello sconosciuto e degli abiti che indossava quella sera, i carabinieri si sono messi subito al lavoro la notte stessa per identificare il pericoloso elemento, mentre la donna si recava in pronto soccorso.

Le ecchimosi al collo, eredità di una forte stretta, oltre alle abrasioni al corpo sono state giudicate guaribili con 21 giorni di prognosi e sarebbero risultate compatibili con la versione raccolta sul tentato stupro. Per individuarlo sono stati vagliati anche i filmati di sorveglianza della zona, che hanno inquadrato il reo mentre si allontanava dallo scenario della violenza. Per i carabinieri, che hanno sequestrato anche gli stessi abiti indosso quella notte, non ci sono dubbi sul fatto che si tratti proprio del violentatore ricercato dopo la denuncia.

In considerazione della pericolosità per la comunità dello stesso, testimoniata non solo dal reato commesso, ma anche dal fatto che fosse già stato condannato in primo grado per un’altra tentata violenza sessuale commessa anni addietro, il Gip ha disposto l’arresto immediato in modo da prevenire altri reati analoghi.