Il laborioso alpino Adriano è andato avanti. “Torre” piange un suo alfiere del volontariato

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Un “faccione” che faceva sempre trasparire bontà e insieme simpatia, e un’indole dedita a dedicare parte del proprio tempo al prossimo e alle manifestazioni del folklore locale. Sono in tanti a Torrebelvicino ma anche all’interno dei ranghi degli Alpini vicentini a rattristarsi da ieri, alla notizia della morte di Adriano Fanchin, pensionato turritano “passato avanti” dopo aver posato a terra lo zaino simbolico.

Il compianto padre di tre figli e nonno è mancato all’età di 79 anni. Era molto conosciuto in paese, non solo per la sua barba lunga e bianca che ricordava quella di Babbo Natale – tanto da venire soprannominato “El Barba” -, che portava con fierezza, ma anche per il suo incessante impegno nel volontariato.

Ne è la prova la rassegna di post di cordoglio e di affetto, apparsa pomeriggio dopo che un navigatore del web ha informato gli utenti del gruppo social dedicato a Torrebelvicino della morte dell’anziano assai ben voluto da queste parti. Non solo per l’appartenenza al Gruppo Alpini locale per il quale Adriano si faceva sempre trovare pronto per lavorare nel dietro le quinte e orgoglioso nel partecipare ad adunate e sfilate, ma anche per le sagre paesane e le feste in parrocchia e della suola materna. Oltre alle “missioni” di supporto a cui aveva partecipato in aiuto a popolazioni colpite in Italia da alluvioni o terremoti.

Un personaggio insomma caratteristico oltre che amabile, degno di stima per l’altruismo e lo spirito laborioso, e che in passato si vedeva spesso girare per “Torre” e nei dintorni a bordo della sua inseparabile Apecar 50. Un “mago dei sottaceti”, una delle sue passioni sul piano culinario, come più di qualcuno ha tenuto a sottolineare in queste ore negli aneddoti sul suo conto. Adriano Fanchin lascia nel lutto la moglie Marilena, i figli Claudio, Damiano e Susi con le rispettive famiglie, oltre a parenti ed amici che gli sono stati vicini nella sofferenza degli ultimi tempi di malattia.

Sarà senza dubbi molto partecipata la  messa di suffragio in suo omaggio, che precederà la cremazione della salama. Funzione religiosa programmata per sabato mattina alle 10, nella chiesa parrocchiale locale. Un’immagine di un copricapo tipico delle Penne Nere appare anche sull’epigrafe, come  testimonianza ulteriore del senso di appartenenza del 79enne a questa grande famiglia e al gruppo “Monte Pasubio” di Torrebelvicino che un anno fa aveva festeggiato il 90° dalla sua fondazione.