Matteo Miotto è cittadino onorario di Vicenza. Commosso tributo alla memoria dell’Alpino

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Il Caporal Maggiore Matteo Miotto, Alpino vicentino che ha sacrificato la propria vita servendo la Patria e l’Esercito Italiano, ma anche per la popolazione afghana per la quale era partito nel contingente italiano, da ieri è ufficialmente cittadino onorario della città di Vicenza. Voto all’unanimità in Consiglio Comunale per il tributoannunciato nei mesi scorsi – al soldato thienese che ha perso la vita in Afghanistan il 31 dicembre 2010, colpito a morte da un cecchino talebano.

Un ragazzo di 24 anni appena, più volte definito come “un esempio” ieri nel susseguirsi di dichiarazione che hanno preceduto la votazione. Si tratta di un nuovo riconoscimento alla figura del militare alpino del 7° Reggimento della Brigata Alpina Julia, ucciso nella valle del Gulistan e le cui spoglie riposano nel cimitero di Thiene.

Tra le altre, l’intitolazione dell’ex base militare Usa “Pluto” di Longare, ma anche un parco sportivo nel quartiere dei Cappuccini nella città altovicentina dove era cresciuto. Nella seduta di lunedì 18 novembre in Sala Bernarda a Palazzo Trissino è stato il sindaco berico Giacomo Possamai a dare lettura delle motivazioni che hanno generato la proposta – la mozione fu avviata dai consiglieri di minoranza Nicolò Naclerio e Giorgio Conte – della cittadinanza onoraria ad memoriam: un raro esempio in cui la politica si è unita in un unico coro di assenso partecipato.

I genitori di Matteo, Anna e Francesco Miotto, ricevono la pergamena con sancita la cittadinanza onoraria

Poi i voti, tutti favorevoli, alla presenze dei genitori di Matteo, Anna e Franco Miotto e dei rappresentanti delle associazioni d’Arma vicentine. Con in prima linea la sezione cittadina dell’Ana “Monte Pasubio”, di cui l’Alpino Miotto ha fatto parte, e continua oggi a esserne un simbolo prezioso, ricordato in più occasioni dalle Penne Nere vicentine, come avvenuto nel corso dell’Adunata Nazionale tenutasi nella stessa Vicenza la scorsa primavera.