Un 47enne accoltellato alle spalle un mese fa in zona stazione. Indagano i carabinieri

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La stazione ferroviaria di Schio

Un grave episodio di violenza avvenuto circa un mese fa, intorno a metà settembre, non trapelato fino a ieri e su cui si continua a mantenere il massimo riserbo. Il riferimento è all’accoltellamento avvenuto a Schio, zona stazione ferroviaria a due passi dal centro storico, a spese di un 47enne di origini nordafricane e residente a Valli del Pasubio. In quell’occasione l’uomo, che vive da anni in Italia e risulta in posizione regolare, fu soccorso d’urgenza dai sanitari del Suem che lo adagiarono con cautela sulla lettiga con una lama conficcata nella schiena, per trasportarlo all’ospedale di Santorso.

Una volta estratto il coltello, in pronto soccorso, i medici constatarono che per sua fortuna la ferita non aveva intaccato organi vitali, ricucendo lo squarcio e dimettendo in seguito il classe ’72 con alcuni giorni di prognosi. Un’aggressione avvenuta nel cuore di Schio con molti lati ancora oscuri su cui solo le indagini dei carabinieri potranno far luce, dopo aver attivato nei giorni seguenti le azioni investigative mirate a verificare la versione fornita dal malcapitato assalito e cercato di dare un volto a uno o più facinorosi coinvolti nella vicenda.

Le certezze, ad oggi, risiedono nel ferimento del nordafricano come accertano le carte ospedaliere e nella denuncia nei confronti di ignoti. Si usa il plurale perchè si ipotizza fossero almeno due gli assalitori, in un episodio avvenuto in pochi attimi in via Baccarini all’altezza della fermata degli autobus di linea, con il favore dell’oscurità in una serata di settembre. Ad accendere gli animi sarebbe stato un diverbio avvenuto in strada ma anche in questo caso il condizionale è necessario. I capi d’accusa nei confronti dei responsabili della “pugnalata” alle spalle, potenzialmente letale in base all’effettiva lama utilizzata,  potrebbero spaziare dalle lesioni gravi al tentato omicidio, oltre al porto abusivo d’armi.