Calcio, l’ItalMancini in verde non brilla ma si qualifica in anticipo ai prossimi Europei

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La Nazionale in verde non resta al verde. Allo stadio Olimpico di Roma, l’ItalMancini batte 2-0 la Grecia e stabilisce un nuovo record: si qualifica al prossimo Europeo con 3 turni d’anticipo. Missione compiuta, anche se non è stata una bella Italia, che ha sfoggiato l’orribile maglia in versione verde Hulk: ennesimo obbrobrio prodotto dagli sponsor alla faccia dello storico azzurro.

Ma ormai ci siamo abituati visti i tanti insulti fatti alla storia nella nostra Serie A. Dopo un brutto primo tempo, la nostra Nazionale alza il ritmo nella ripresa e fa cadere il fortino greco grazie a un rigore trasformato da Jorginho (netto fallo di mano di un difensore ellenico su tiro di Insigne) e a un sinistro di Bernardeschi. La Grecia sullo 0-0 ha comunque spaventato l’Italia in almeno due occasioni, una per tempo.

Il commissario tecnico in partenza sceglie l’undici annunciato alla vigilia. L’ultimo ballottaggio è vinto da Barella, Bernardeschi comincia dalla panchina. Non è però una partenza lanciata per l’Italia, lenta e prevedibile nella manovra, contro una Grecia che dietro a uno spregiudicato modulo 4-3-3 come schieramento iniziale, nasconde un atteggiamento molto difensivo. Azzurri poco brillanti nel palleggio, nelle verticalizzazioni e nel gioco sulle fasce.

Per fortuna, nel secondo tempo gli episodi aiutano Bonucci e compagni. Finisce con i 60 mila dell’Olimpico in festa e a cantare tutti insieme l’inno d’Italia. La Nazionale tornerà a Roma proprio per la gara inaugurale di Euro 2020 il 12 giugno prossimo con la speranza di rinverdire, oggi è proprio il caso di dirlo visto il colore delle maglie, i fasti delle “notti magiche” di Italia 90.

Il Mancio può esultare, e con lui l’intero staff, la Figc e tutti gli italiani. Come detto mai gli azzurri erano riusciti a centrare il traguardo con tre turni di anticipo. Inoltre, complici la sconfitta della Finlandia in Bosnia e il pari dell’Armenia in Liechtenstein, anche il primo posto del girone è aritmetico.

Non male per una squadra che 23 mesi fa perdeva lo spareggio con la Svezia per andare al Mondiale di Russia 2018. Dopo il fallimento firmato dalla ditta Tavecchio-Ventura, serviva una ripartenza in grande stile e così è stato. Grazie al c.t. Mancini, a una Federcalcio migliore e a una nuova generazione di calciatori. Rifondazione completata e primo obiettivo raggiunto.