Champions pazzesca: gli Spurs eliminano l’Ajax all’ultimo respiro. In finale sarà derby inglese

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La Champions delle meraviglie e delle grandi rimonte volge al termine e sarà finale tutta inglese. Dopo la strepitosa remuntada del Liverpool sul Barcellona, il Tottenham dà prova di grande maturità recupera i due goal subiti nel primo tempo e batte 3-2 l’Ajax in casa ad Amsterdam. Olandesi che nel primo tempo erano avanti grazie a De Ligt e Ziyech. Ma nella ripresa si scatena Lucas Moura, che prima pareggia i conti tra il 55′ e il 59′ e poi, all’ultimo secondo (95′), trova il diagonale che vale la finale.

La finalissima del primo giugno prossimo si giocherà allo stadio Wanda Metropolitano di Madrid tra Liverpool e Tottenham. Il vento è cambiato, le inglesi hanno spodestato le spagnole dal tetto d’Europa. E stasera in particolare, gli Spurs di Pochettino hanno spazzato via in un’altra partita incredibile e mozzafiato, lo splendido  Ajax che prima di queste semifinali, a sua volta, era stato capace di ammutolire i campioni d’Europa in carica del Real Madrid e la Juventus di Cristiano Ronaldo.

Una Coppa dalle grandi orecchie pazza e bellissima. Come ad Anfield di martedì con il clamoroso 4-0 dei Reds al Barcellona, anche alla Johan Cruijff Arena emozioni a non finire in questo mercoledi di grande calcio. Il Tottenham compie un’impresa storica, l’Ajax si butta via sul più bello: dopo l’1-0 di Londra, i Lancieri si portano sul 2-0 nel primo tempo di Amsterdam. Sembra fatta, ma questo Tottenham non molla mai, è così fin dalla fase a gironi quando eliminò l’Inter al fotofinish, suicidio nerazzurro a parte. Gli Spurs nella ripresa calano un incredibile tris e per la prima volta nella loro storia centrano una finale di Coppa Campioni. Quella londinese peraltro è la 40° finalista diversa nella storia di questa competizione.

Lucas, una tripletta da urlo. L’eroe della serata in casa Tottenham, l’uomo-copertina, l’uomo della provvidenza è Lucas Moura, uno che non ti aspetti, uno che non sarebbe nemmeno titolare, se Harry Kane non si fosse infortunato. E invece il 26enne centrocampista-esterno brasiliano c’è e firma una tripletta sontuosa con sigillo finale e decisivo al 95′.

In casa Ajax invece l’allievo di Guardiola ai tempi del Bayern Monaco ten Hag, perde nel riscaldamento David Neres e sceglie Dolberg come sostituto. Mentre Pochettino, pur senza “Hurricane”, rispetto al match d’andata ha un Son in più. L’allenatore argentino si giocherà solo nel secondo tempo la carta Llorente.

A seguire, oltre al “Toro di Pamplona” ex bianconero, entrerà in campo un’altra vecchia conoscenza del calcio italiano: l’ex romanista Lamela, talento puro. L’Ajax come contro Real e Juventus e come all’andata a Londra, è sempre uno spettacolo nel gioco e nelle giocate.

Ma il Tottenham dimostra che per vincere nel calcio serve anche l’esperienza e nella serata Champions, gli Spurs hanno avuto molta più voglia di’farcela’ rispetto ai giovani Lancieri andati in tilt quando ormai la finale di Madrid era a portata di mano.