Calcio, Serie A: uno scudetto per tre. L’Inter aggancia la Juve, la Lazio è a un punto

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Campionato sempre più bello ed equilibrato. Inter e Lazio ringraziano la bella Hellas Verona di Juric e approfittano della terza sconfitta juventina per rosicchiare punti alla capolista. I biancocelesti vincono a Parma, i nerazzurri si prendono il derby col Milan e adesso la vetta recita: Juventus e Inter 54 punti, Lazio 53. Ma occhio ai numeri: la Lazio ha la miglior difesa come l’Inter (20 gol subiti; la Juve ne ha presi 23) e il miglior attacco (53 gol fatti rispetto ai 48 dell’Inter e ai 44 dei bianconeri). Ribadiamo un concetto già espresso in passato: attenzione a questa Lazio che può essere il Leicester italiano. E domenica prossima è in programma Lazio-Inter.

Pazza Inter nella stracittadina milanese: la squadra di Conte vince 4-2 dopo una rimonta pazzesca. Al Milan non basta un grande Ibrahimovic. Lo svedese e Rebic nel primo tempo mandano avanti i rossoneri per 2-0. Nella ripresa, Lukaku e compagni calano il poker vincente che vale la vetta. Segnano: Brozovic, Vecino, De Vrij e Lukaku. Nonostante Conte abbia imposto di togliere lo storico inno “Pazza Inter amala”, l’Inter resta pazza. Stavolta pazza e vincente. Peraltro, la compagine nerazzurra in campionato viaggia a ritmi più alti dei tempi del “triplete” firmato Mourinho. Un segnale forte, fortissimo, a 24 ore di distanza dalla caduta di Madama a Verona.

Caicedo-gol e la super Lazio sbanca Parma. I biancocelesti continuano a correre: 18° risultato utile consecutivo e ritorno alla vittoria dopo il pari interno contro il Verona nel recupero di campionato. I capitolini non perdono dal 29 settembre scorso (Inter-Lazio 1-0). Da quel giorno, tante vittorie e qualche pareggio. Il prezioso attaccante ecuadoriano finalizza un’azione avviata da Luis Alberto, sempre più in versione “mago”. Nell’occasione, prima protesta dei ducali per un tocco di mano di Immobile che favorisce Caicedo. L’arbitro Di Bello e il Var convalidano. Poi, la squadra di Simone Inzaghi gestisce il match senza troppi affanni rafforzando le ambizioni-scudetto. Al Tardini, un’altra prestazione da squadra matura e consapevole dei propri mezzi. Una squadra che alterna cifre di gioco spettacolari a momenti in cui deve soffrire e lo fa senza mai perdere lucidità. Bene anche il Parma che recrimina pure per un rigore non concesso a Cornelius.

Nuovo stop per il Napoli.
I partenopei sprecano, il Lecce gode: colpaccio dei giallorossi salentini con Lapadula e Mancosu (una perla di tecnica e potenza il suo gol su punizione). Finisce 3-2 per gli ospiti. Inutili le reti di Milik, e Callejon. La squadra di Liverani è brava a soffrire e a sfruttare le amnesie della difesa di Gattuso. Per il Lecce tre punti pesanti in chiave salvezza, per i partenopei invece nuova brusca frenata nella rincorsa all’Europa. Prezioso per la salvezza anche l’1-0 con cui il Genoa batte il Cagliari a Marassi e che consente al Grifone, sempre terzultimo, di restare in scia di Lecce e Sampdoria. Decide Pandev entrato nel primo tempo per l’infortunio di Ghiglione. Partita caratterizzata da ben quattro ko: infortuni anche per Schone, Faragò e Cacciatore. La crisi dei sardi continua: non vincono dal 2 dicembre scorso.

Porte girevoli in panchina. Esordio senza sconfitta ma comunque amaro per Diego Lopez da allenatore del Brescia dopo l’esonero di Corini. Al Rigamonti contro l’Udinese è 1-1 con i lombardi raggiunti al 92° da una rete di De Paul dopo che si erano portati in vantaggio grazie a un gol di Bisoli. Il punto consente comunque al Brescia di lasciare alla Spal l’ultimo posto in classifica. Nel lunch match del 23° turno, infatti, il Sassuolo si aggiudica uno dei tanti derby emiliani del campionato vincendo 2-1 in casa della Spal. Ferraresi in vantaggio con Bonifazi nel primo tempo; nella ripresa, Caputo su rigore e Boga al 90′ ribaltano il punteggio. Crisi nera per la Spal che rimane fanalino di coda con soli 15 punti. E così la società decide di esonerare il tecnico Semplici. A breve, la squadra sarà affidata all’ex ct dell’Under 21 Gigi Di Biagio. Serie A da record rispetto agli altri principali campionati europei: 12 esoneri in 23 giornate.