Mondiale 2026, l’ItalGattuso batte Israele. Corteo e guerriglia urbana a Udine

Dopo la fallimentare gestione di Luciano Spalletti, l’Italia di Gennaro Gattuso centra l’obiettivo minimo: garantirsi almeno i playoff per il Mondiale 2026. La certezza aritmetica del secondo posto nel girone arriva dal Bluenergy Stadium di Udine, dove gli azzurri battono 3-0 Israele nel match valido per la sesta giornata del Gruppo I di qualificazione al prossimo campionato del mondo. Ancora una volta, grande protagonista, l’ex Genoa e Atalanta Mateo Retegui.

Fuori dallo stadio è andata in scena una massiccia e pacifica manifestazione contro l’assedio israeliano a Gaza, degenerata dopo la fine del corteo in guerriglia urbana da parte di un centinaio ragazzi e ragazze che i manifestanti pacifici a lungo hanno cercato di contenere. Il risultato, mentre era in corso la partita, sono state un  paio di ore di sassaiole e lanci di arredo urbano che le forze dell’ordine hanno contenuto, disperdendo poi i facinorosi con l’uso di idranti e lacrimogeni. Feriti due giornalisti e alcuni agenti. Dentro all’ex Stadio Friuli fischi hanno accompagnato l’inno di Israele.

La partita

Un gol per tempo piega la debole resistenza della nazionale israeliana di Ben Shimon. L’attaccante attualmente in forza agli arabi dell’Al-Qadisiya, in chiusura di primo tempo si guadagna e trasforma il calcio di rigore che porta in vantaggio l’ItalGattuso. Al minuto 74 poi lo splendido raddoppio dell’italo-argentino: destro a giro all’incrocio dei pali e punto esclamativo sul match. Al 93′, il romanista Gianluca Mancini arrotonda il punteggio con un bel colpo di testa su perfetto cross dell’interista Dimarco.

I prossimi impegni dell’Italia. A novembre la nostra Nazionale chiuderà il girone con una trasferta e una gara casalinga. L’11 novembre l’impegno in casa della Moldavia, mentre il 16 dello stesso mese, al Meazza di Milano, la sfida alla Norvegia capolista. A meno di clamorosi passi falsi di Haaland e compagni contro l’Estonia, gli azzurri possono al massimo agganciare i norvegesi vincendo le prossime due partite; praticamente incolmabile, infatti, il distacco nella differenza reti. Pertanto, quasi sicuramente, per l’Italia le speranze di tornare al Mondiale dopo 12 anni di colpevole assenza, passeranno nuovamente dagli spareggi previsti a marzo.