Da Valdagno alla scuola dell’Opera di Roma: Edoardo Lacchin e il talento per la danza


Ci sono date che, nel novero delle esperienze personali, assumono un rilievo tutto particolare. Magari perché rappresentano l’inizio di un cammino destinato a segnare indelebilmente la propria vita. Edoardo Lacchin, in futuro, potrà dire che, nel suo caso, una di queste date è il 14 settembre 2025. Non sarà una domenica come le altre per questo ragazzino valdagnese. Tale giornata, infatti, lo vedrà partire per Roma. Qui frequenterà le scuole medie, certo. Ma anche, soprattutto, la scuola di danza dell’Opera, alla quale è stato ammesso all’età di soli undici anni.
Un traguardo al quale è giunto sulla scia di un precoce talento per il ballo, come conferma lui stesso a Radio Eco Vicentino. “Ho cominciato a danzare quando avevo quattro anni – racconta Edoardo ai microfoni della rubrica “Parlami di Te” -. Ho scelto la danza classica alla cieca, senza neanche sapere a cosa andavo incontro”, confessa senza ombra di pentimento. Un potenziale, il suo, di cui Marta Mettifogo, insegnante dell’Accademia di Cornedo, si è accorta molto presto: “Fin da piccolo era scatenato, nel senso che si vedeva che aveva un qualcosa in più”.
“Edoardo balla sempre – confida la mamma, Paola Bicego -. È sempre in movimento. E se non danza lui, fa ballare gli oggetti”. Un’attitudine che ora lo porterà fino a Roma. La selezione per la scuola di danza dell’Opera, racconta Marta nella chiacchierata con Mariagrazia Bonollo, “prevedeva una prima audizione in presenza che si è svolta a metà maggio. Dopo circa dieci giorni è uscita la graduatoria, dove compariva anche il nome di Edoardo. A quel punto abbiamo capito che il sogno poteva concretizzarsi. A luglio ha fatto una prova di una settimana, andando a lezione con i maestri della scuola. Infine, dopo aver aspettato altri dieci giorni, abbiamo avuto la conferma della sua ammissione”.
Edoardo, quindi, si appresta ad iniziare questa nuova avventura nel cuore della Città Eterna. Non sarà facile, questo è certo. “Gli ho consigliato, se succede qualcosa, di parlare con le persone – continua mamma Paola -, in modo da sfogarsi. Non deve tenere nulla dentro, perché altrimenti diventa davvero difficile. Fortunatamente può contare su una buona rete di supporto. Sarà dura, ma ce la può fare”.
Lo stesso Edoardo, del resto, non nasconde il suo timore: “Non ho ancora mai provato la sensazione di stare lontano da casa per un tempo molto lungo. Un po’ di paura c’è”. Ma al giovane valdagnese, tutto sommato, non dispiace mettersi in gioco. Anzi, ha già le idee chiare per il suo futuro da ballerino: “Mi piacerebbe farmi conoscere in tutto il mondo – confessa – e poi diventare maestro di danza. E aprire la mia scuola”.
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