Chiedeva l’elemosina ma al rifiuto sputava, offendeva e aggrediva i passanti. Espulso un 37enne

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Accattonaggio con modalità vessatorie, atti osceni in luogo pubblico, violazione di domicilio, minacce aggravate, lesioni personali, atti persecutori e danneggiamento. Queste sono le denunce penali che un 37enne di origini nigeriane, ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Vicenza su ordine dei carabinieri di Thiene nel corso degli ultimi mesi. I militari sono intervenuti innumerevoli volte nei confronti dell’extracomunitario che si appostava all’ingresso di alcuni supermercati del territorio per chiedere l’elemosina, al rifiuto dei clienti scattavano le molestie con sputi in faccia, insulti di ogni genere e liti che hanno portato anche al ferimento di un vigilante.

Gli innumerevoli episodi sono avvenuti nell’area esterna del Lidl di Marano Vicentino, al Centro Corte di Zanè e l’Iper Tosano di Thiene. Propio in quest’ultimo punto vendita si è consumato, martedì scorso, l’ultimo atto della vicenda con l’aggressione che ha messo fine alle attività ingiuriose del nigeriano. L’addetto alla sicurezza mentre tentava di dividere l’uomo da alcuni clienti è stato colpito violentemente tanto da rendere necessario l’ennesimo intervento dei carabinieri della radiomobile per indurre alla calma l’esagitato. Secondo la ricostruzione dei fatti, l’extracomunitario aveva infastidito dei clienti del centro commerciale che si trovavano all’esterno. L’operatore dell’ipermercato ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Santorso.

Nella giornata di giovedì scorso, dopo un ininterrotto servizio dei carabinieri di Thiene durato mesi, in perfetta sinergia con il personale dell’ufficio immigrazione e dell’ufficio misure di prevenzione della Questura di Vicenza, è stato rintracciato e poi accompagnato al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Torino, per la successiva espulsione dal territorio nazionale. Già a novembre scorso era stato notificato al 37enne il primo ordine di allontanamento dall’Italia ma la mancanza di posti nei centri di permanenza hanno fatto si che l’uomo potesse tornare a circolare liberamente come se nulla fosse. Le innumerevoli telefonate giunte al 112, però, hanno riportato alla luce la questione e l’ordinanza ora è diventata definitiva.

Il provvedimento di accompagnamento e di espulsione, dovuto alla posizione di irregolare e una fedina penale non proprio candida, a seguito dell’avvenuta convalida davanti al Giudice di Pace di Torino, permetterà di chiudere l’iter ed effettuare il rimpatrio nel suo paese di origine riportando una certa calma nei luoghi dove il soggetto “operava”, l’esasperazione ha colpito, oltre ai clienti, anche i proprietari dei supermercati che si dicono soddisfatti per l’esito delle operazioni.