Coppe e calici sacri (e preziosi) riaffiorano in una roggia dell’Astico. Rubati in chiesa

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Gli oggetti in oro ritrovati ieri sera e custoditi in una cassa

Sommozzatori, vigili del fuoco e carabinieri sulle sponde dell’Astico ieri sera, in territorio di Chiuppano, dove sono stati rinvenuti oggetti sospetti in una roggia parallela al corso del torrente. Una volta recuperati, le forze dell’ordine hanno accertato che si trattava di coppe, calici e altri preziosi contenitori sacri di norma utilizzati nelle liturgie religiose. Manufatti senza ombra di dubbio trafugati da una chiesa, probabilmente della zona, di cui i ladruncoli si sarebbero disfatti dopo aver constatato l’effettiva difficoltà nel rivenderli nel mercato nero. O forse perchè ritenuti di scarso valore. Forti sospetti, in attesa di conferma ufficiale, portano a pensare che si tratti della refurtiva sottratto alla parrocchia del Duomo di Thiene, appena una decina di giorni fa.

Più di qualcuno dalle parti della cittadina di Chiuppano è stato sorpreso dal trambusto alla vista del passaggio di vetture delle forze dell’ordine e dei mezzi dei vigili del fuoco, a partire dalle 20 di ieri e quindi già con l’oscurità della sera. Ad allertare in particolare i carabinieri della stazione di Thiene un passante, una persona del luogo, che con un colpo d’occhio certosino ha avvistato qualcosa di inusuale che luccicava nello specchio d’acqua.

Ad occuparsi del recupero dell’oggettistica sacra, sparsa sul letto dell’affluente dell’Astico, una squadra di sommozzatori giunta dal nucleo specializzato di Venezia, che ha lavorato a lungo in semi immersione scandagliando il fondo, alla profondità di circa un metro. Tutto il materiale affiorato al termine della ricerca è stato consegnato ai carabinieri, i quali hanno subito contattato il parroco del Duomo, nel centro storico di Thiene, per predisporre tempi e modi del riconoscimento della refurtiva.

Una volta concluso l’iter e accertata la provenienza del “bottino sacro” gettato in acqua, calici, coppe, piattini e cofanetti preziosi potranno tornare in sagrestia e sull’altare, da dove sono scomparsi nella notte tra il 15 e 16 settembre.