Il giorno della verità per il progetto Silva sull’area ex Safond: oggi la decisione in Provincia

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E’ il giorno decisivo per il progetto di Silva srl (gruppo EcoEridania) a Montecchio Precalcino: in un’area al centro di complesse vicende giudiziarie e anche di un sequestro da parte della guardia di finanza per inquinamento, il gruppo leader in Italia per il trattamento di rifiuti ospedalieri ha presentato infatti la richiesta di realizzare un impianto di trattamento di sabbie di fonderia e di sterilizzazione di rifiuti ospedalieri.

La Ecoeridania, ha acquistato l’area di via Terraglioni (intorno alla stazione ferroviaria e suddivisa in due parti: T44 eT50) nel gennaio 2022, in concomitanza col fallimento della Safond Martini. Oggi nella sede della Provincia di Vicenza in Contrà Gazzole a Vicenza è in programma la Commissione Via (Valutazione di Impatto Ambientale) e nel pomeriggio, dalle 15, la Conferenza dei Servizi che dovrà dare o negare l’autorizzazione al progetto. Una rappresentanza del Comitato Tuteliamo la Salute, che da un anno si batte con tenacia e appropriatezza contro il progetto, attende in contrà Gazzole la decisione, a partire dal mattino sino a quando non sarà noto l’esito, in serata. Dalle prime indiscrezioni, è emerso che la Commissione provinciale per l’Impatto Ambientale ha dato il suo ok ma con una serie di prescrizioni. Alle 15 la Conferenza dei Servizi.

Il consiglio comunale di Montecchio Precalcino ha detto “no”
Sabato mattina 6 dicembre si è tenuto il Consiglio Comunale urgente di Montecchio Precalcino per esprimere il parere da portare oggi in Provincia. In un Municipio affollato da quasi 200 persone l’assise si è espressa all’unanimità contro il progetto, per due motivazioni: il primo è l‘impatto viabilistico, che richiede “radicali modifiche” come la separazione della carreggiata del traffico (dati gli incrementi di veicoli previsti) e la creazione di uno svincolo; il secondo motiva il no con la richiesta di escludere dal trattamento nell’impianto rifiuti ecotossici e pericolosi (categoria HP14) per la risorsa acqua (l’area è a ridosso della zona delle risorgive del Bacchiglione e del pozzo da cui pescano Padova e Vicenza). Si è trattato di un consiglio comunale bollente, convocato in tutta velocità, con confronti notturni per arrivare alla presentazione di un emendamento sia da parte da parte della maggioranza che dell’opposizioneche (quest’ultimo chiedeva un impegno più esplicito da un punto di vista giudiziaro qualora si renda necessario in futuro, ma è stato bocciato dalla maggioranza).

“Finalmente l’Amministrazione di Montecchio Precalcino, dopo mesi di stimoli e inviti da parte di Enti, altri comuni, esperti, comitati e cittadini, ha sciolto pubblicamente le riserve, almeno in tema di viabilità – avevano detto a caldo i membri del Comitato Tuteliamo la Salute -. Siamo perplessi sul fatto che un no ad un aspetto di un progetto industriale tanto impattante sia arrivato a tre giorni dalla Commissione Via e dalla Conferenza dei Servizi, con un consiglio convocato d’urgenza e una delibera elaborata la notte prima, dopo 17 mesi dalla presentazione del progetto. Il tema viabilità è stato considerato determinante. Ci sarebbe piaciuto, però, che qualcuno, in tutti questi mesi, avesse parlato anche, con sincera e fondata preoccupazione, delle matrici ambientali compromesse, dello sforamento dei decibel notturni, della Salute messa a rischio”. Le minoranze, in particolare, hanno riconosciuto il lavoro del Comitato Tuteliamo la Salute, o almeno la sua capacità di tessere relazioni e dialogare con diversi soggetti.

Fra le richieste avanzate in questi mesi non solo dal Comitato ma anche da oltre settanta sindaci del Consiglio di Bacino, quello di utilizzare nella scelta il principio di precauzione (regolamentato in modo chiaro anche dal punto di vista legislativo), e di considerare la zone di salvaguardia: l’area infatti è al centro della zona di salvaguardia (individuata da Sinergeo per conto di Ato Bacchiglione) dei pozzi di Villaverla e Dueville e all’interno della stessa (che attende di essere approvata dalla Regione), è vietata la gestione di rifiuti e lo stoccaggio di prodotti ovvero sostanze chimiche pericolose.

L’appello del Partito Democratico
“La contrarietà espressa dal consiglio comunale di Montecchio Precalcino – dichiara la consigliera regionale dem Chiara Luisetto, che fin dall’inizio ha seguito la vicenda – arriva a valle di una pluralità di prese di posizione espresse con chiarezza da Comuni ed enti gestori. Nei mesi scorsi i no al piano Silva sono stati decisi e argomentati, un piano che ha assunto contorni da subito preoccupanti per la tutela della salute dei cittadini e del territorio e, di fronte al quale, da aprile in poi ho chiesto lo stop e una scelta chiara della Regione, attraverso una rapida approvazione delle aree di salvaguardia. La Provincia si accinge a tenere una Conferenza dei servizi – prosegue la consigliera Luisetto – sotto il peso di un’area di salvaguardia già approvata dall’Ato Bacchiglione e di una contrarietà ampia e approfondita del Comitato Tuteliamo la Salute e dei cittadini”.
“Auspichiamo che la decisione provinciale – aggiunge il consigliere regionale Antonio Dalla Pozza – sia coerente con queste prese di posizione e con un’area di tutela che tardivamente arriva all’approvazione regionale, per la quale ripresenteremo appena possibile una nuova richiesta di immediata delibera della Giunta”.
Terminano i due consiglieri: “Su questo, che crediamo un punto centrale per dare risposte ai cittadini, – come gruppo consiliare regionale del Partito Democratico la nostra azione sarà fin da subito forte, convinti che non ci si possa nascondere solo dietro a scelte di natura tecnica, ma che vada attentamente valutata la scelta politica contraria espressa da Comuni ed Enti, e che debba essere ascoltata la voce dei cittadini, in un’area delicatissima dal punto di vista degli acquiferi”.

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