Nozze fra cani, bufera sull’iniziativa di Villa Capra Bassani

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E’ bufera a Sarcedo sui matrimoni fra cani organizzati in Villa Capra Bassani. Una vicenda già assunta agli onori delle cronache nazionali, tanto che la trasmissione Agorà di Rai3 ha dedicato alla vicenda un servizio qualche giorno fa.

I fatti son presto detti: nella villa di un discepolo del Palladio, autorizzata dall’Amministrazione Comunale per la celebrazione di matrimoni civili, si son già tenuti due matrimoni canini. Che tutto quanto ruota attorno ai “pet” possa essere una grande fonte di business e una nicchia di mercato in ascesa, è un dato di fatto.

In questo caso, ad essere immortalati dalle telecamere di Rai3 sono stati Honey e Chupy, una cockerina nera e un barboncino bianco e grigio: una pseudo cerimonia nuziale che umanizza le povere bestiole (che sicuramente non sarebbero d’accordo, se potessero parlare), attribuendogli esigenze che i cani non hanno.

Ad aprire la villa a questo tipo di “cerimonia vip”, la proprietaria Michela Fortunato, in accordo con una un’impresa di catering e una toelettatura: il costo del tutto, compreso il “banchetto” e gli “abiti” per gli sposi (in questo caso “gilet e papillon per lui, raffinato velo per lei” come spiegano gli organizzatori sulla loro pagina Facebook) ha un costo fra i mille e i tremila euro, nel caso in cui si voglia anche il servizio fotografico e un video. Ma gli organizzatori sono pronti a soddisfare qualsiasi esigenza, compreso l’arrivo degli “sposi” in elicottero.

E se il parroco di Sarcedo, don Mariano Cocco Lasta, come riporta Il Giornale di Vicenza, si chiede se è uno scherzo, il sindaco di Sarcedo Luca Cortese non le manda a dire e si dichiara pronto a prendere provvedimenti. “Ognuno può fare ciò che vuole a casa sua – afferma Cortese – ma non in un luogo deputato alle unioni civili. Io la trovo una farsa che non ci appartiene e che non avrei autorizzato se fossi stato a conoscenza. Ho chiesto agli uffici di verificare e penseremo se continuare a dare l’autorizzazione per le celebrazioni civili in quel luogo. Nel rispetto massimo degli animali, che non mi manca visto che ho un cane e una gatta, ma ogni cosa ha il suo luogo. Sarebbe ora di tornare a dare il giusto valore ai principi, ai riti e alle persone”.