Ritrovato in un torrente l’elicottero thienese scomparso. Nessun superstite

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ORE 14.45 – Sono stati ritrovati tutti e sette i corpi senza vita degli occupanti dell’elicottero precipitato sull’Appennino reggiano sul monte Cusna. Pilota e sei passeggeri sono stati recuperati sul monte Cusna. I rottami dell’Augusta sono stati ritrovati dentro un torrente. E’ stato un HH139 del 15º Stormo dell’Aeronautica militare ad individuare questa mattina alcuni rottami dell’elicottero, disperso da tre giorni. Il velivolo è stato individuato tra il Rifugio Battisti e la località Segheria.

ORE 12 – Sono stati ritrovati sul Monte Cusna, in provincia di Reggio Emilia, alcuni resti di un velivolo e anche un cratere compatibili con l’elicottero di cui si erano perse le tracce giovedì, sull’Appenino tosco-emiliano. Ad avvistarli sarebbe stato un mezzo aereo della Guardia di Finanza, impegnato da tre giorni nelle ricerche insieme all’Aeronautica Militare via cielo, mentre da terra sono impiegati le squadre dei vigili del fuoco, del Soccorso Alpino e altri volontari.

La notizia ufficiale è stata diffusa intorno al mezzogiorno di sabato dall’Ansa. I soccorritori si stanno recando sul posto e non si hanno per il momento riscontri su sopravvissuti o ritrovamento di corpi in riferimento a quello che si configura come un incidente di volo. A bordo dell’elicottero privato, di proprietà della società thienese Avio, sette persone.

La notizia giunge nel terzo giorno di ricerche, dopo che il velivolo era scomparso nel nulla giovedì mattina, nel corso di un temporale. Unico italiano è il pilota padovano Corrado Levorin, di 33 anni, che trasportava sei uomini d’affari (quattro turchi e due libanesi). Tutti si trovavano in Italia per partecipare alla fiera internazionale della carta di Lucca “It’s Tissue”.

L’Augusta AW119, di norma ospitato all’aeroporto Arturo Ferrarin di Thiene, stava volando con un servizio di trasporto privato di passeggeri dall’aeroporto di Tassignano a Capannori (Lucca) a Castelminio di Resana, nel Trevigiano. Era partito alle dieci circa del 9 giugno ed è scomparso dai radar mezz’ora dopo, senza aver lanciato alcun allarme. Da allora nessun segnale, neanche dai cellulari delle persone a bordo. L’ultima cella agganciata è stata quella di Pievepelago in provincia di Modena. 

Le ricerche erano riprese anche oggi alle 7 circa di questa mattina sotto il coordinamento di Aeronautica militare e Prefettura di Modena.

La notizia è in aggiornamento