Addio a Claudio, apicoltore innamorato della natura e della famiglia. Aveva solo 47 anni

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Claudio Marangoni in una foto di alcuni anni fa, con i vasetti di miele prelibato di sua produzione e di cui andava fiero

Non la sola comunità di Pedescala, nella Val d’Astico, è in lutto in questi giorni grigi di metà novembre, ma tutta la vallata che conosceva la dedizione di Claudio Marangoni, persona squisita come e forse perfino più del miele che con tanta passione produceva come ragione di vita e portando avanti la tradizione di famiglia. Apicoltore, marito e padre di un ragazzo, è stato costretto alla resa dopo mesi di sofferenza patita di fronte alla diagnosi di un male rivelatosi incurabile. Un morbo che, nei giorni scorsi, ha spento per sempre la sua luminosità. Riconosciuta da chi lo conosceva da vicino e da custodire intatta nei cuori nei ricordi più intimi.

Claudio, che aveva solo 47 anni di età, dopo la silenziosa e partecipata veglia di preghiera che si è tenuta nella serata di ieri, sarà salutato da quanti gli volevano bene e ne hanno condiviso un pezzo di percorso oggi pomeriggio alle 15. Proprio nel cuore di Pedescala, frazione del comune di Valdastico, nella chiesa parrocchiale che dista poche decine di metri dalla sua abitazione, da dove partirà il mesto corteo diretto sotto l’altare sacro con a capo il feretro.

A dare la triste notizia dell’addio di Claudio Marangoni è stata la moglie Milenka insieme al figlio Davide, la madre e le sorelle e gli altri parenti tutti che gli sono stati vicino nella lotta  “di squadra” contro la malattia oncologica infida, prematura e crudele. Non a caso, proprio attraverso l’epigrafe pubblica la famiglia Marangoni ha chiesto di devolvere eventuali offerte allo Iov., l’Istituto Oncologico Veneto, in luogo di offerte floreali, in modo da contribuire alle ricerche e alle cure per accrescere la speranza di poter un giorno guarire questi mali.

Il 47enne vicentino viene descritto in questi giorni da più parti con termini amorevoli. Se ne evince il ritratto di un uomo volutamente ancorato alle sue radici, legato da un rapporto profondo e limpido con la natura intorno e i frutti della terra e del lavoro. Anche da questa sua propensione, anni fa, è sorta la decisione di dedicarsi a tempo pieno da imprenditore al mestiere non facile di apicoltore, ereditandone i segreti dal padre Romano e adattandoli ai tempi odierni fino a farne fonte di sostentamento. Parecchi i riconoscimenti di stima ricevuti e o premi vinti nei concorsi nazionali, attestati di cui era orgoglioso ma che mai hanno rappresentato per lui un punto d’arrivo, bensì di ripartenza. Un “artista del miele“, con la sua attività “Apicoltura Kammestoan”  e i suoi vasetti prelibati riconosciuti tra i cultori del genere e sicuramente in pianta stabile tra i produttori più apprezzati in Italia.

“Con la natura ho lavorato, ho vissuto, ho gioito – si legge nelle prime righe dell’annuncio -. Ora alla natura sono ritornato”. Tutta l’amministrazione comunale di Valdastico capeggiata dal sindaco Claudio Sartori si è stretta in particolare intorno a Milenka Lorenzini e a Davide, lei componente della giunta locale e assessore ai Lavori Pubblici e all’Ambiente.

Anche il blog “Bronsescoverte”, che si occupa dell’Alta Valle dell’Astico, ha dedicato ieri un ricordo all’apicoltore e amico. “Claudio è stato una Persona “speciale”: custode geloso della sua famiglia, amante della natura in tutte le sue forme, impegnato in vari modi per far conoscere la sua Valle e valorizzarne le bellezze. Si è dedicato con entusiasmo alla cura degli appezzamenti incolti, alla coltivazione delle patate, del granturco, delle erbe officinali e dell’allevamento di animali da cortile. Nelle tante cose di cui era appassionato, metteva vera passione, cercava di documentarsi e interessarsi per essere al passo con i tempi; tutto quello che cercava di realizzare, gli ha sempre dato grandi soddisfazioni e di questo andava fiero”.