Torna il dibattito sulla bretella Piovene–Seghe, Cislaghi: “Servono scelte coraggiose e rapide”

L’estate 2025 ha riportato sotto i riflettori un tema che da anni divide e fa rumoreggiare amministratori e cittadini dell’Alto Vicentino: la viabilità congestionata nei fine settimana, con code chilometriche che bloccano i paesi lungo l’asse Piovene Rocchette–Velo d’Astico–Cogollo del Cengio-Arsiero. Un disagio che non risparmia né residenti né turisti, e che ha riacceso il dibattito su una proposta infrastrutturale rimasta a lungo nel cassetto: la realizzazione di una bretella stradale tra il casello autostradale di Piovene Rocchette e la zona industriale di Seghe di Velo.

A rilanciare con forza l’idea maturata ancora prima che su tutto incombesse l’ipotesi di prolungamento a nord della A31 e che già aveva raccolto pareri favorevoli sia dalle amministrazioni locali dell’epoca che dalla Provincia, è Luca Cislaghi, classe 1989, candidato alle prossime elezioni regionali in quota Pd e residente proprio a Velo d’Astico.

Particolarmente attento alle tematiche della vivibilità e della mobilità sostenibile, Cislaghi ha scelto di mettere la proposta al centro del suo programma elettorale: “L’Alto Vicentino non può più aspettare. Ogni weekend estivo è un incubo per chi vive qui: traffico, rumore, inquinamento. Serve una risposta concreta, non l’ennesima promessa irrealizzabile”, ha dichiarato il giovane candidato dem. La bretella, secondo Cislaghi, rappresenterebbe una soluzione “di buon senso”, con costi contenuti e tempi di realizzazione compatibili con le urgenze del territorio. A differenza del prolungamento della Valdastico Nord, spesso citato ma mai concretizzato, l’intervento avrebbe un impatto immediato, oltre che più sostenibile, sulla qualità della vita dei residenti: “Abbiamo studi pronti da anni, ma sono stati ignorati per logiche di partito. È ora di superare i campanilismi e ascoltare davvero il territorio”, ha aggiunto Cislaghi, proponendosi come garante di un necessario quanto auspicato tavolo allargato tra amministratori locali.

L’ipotesi viabilistica, oltre a intercettare i “flussi turistici” in una contestuale revisione strategica della viabilità esistente, prevedrebbe la deviazione, già in uscita dal casello autostradale esistente, del traffico pesante dalla viabilità interna, con benefici tangibili: meno emissioni, meno rumore, più sicurezza per ciclisti e pedoni. Un’opera compatibile con l’ambiente e capace di restituire dignità a strade oggi soffocate dai flussi veicolari: “L’amministrazione di Piovene ha fatto passi avanti con i semafori intelligenti, ma serve una visione più ampia. Il futuro dell’Alto Vicentino si costruisce con scelte coraggiose e condivise”, ha concluso il candidato. Con le elezioni regionali alle porte, il tema della bretella torna dunque al centro del dibattito pubblico. E mentre il traffico estivo continua a mettere alla prova la pazienza dei cittadini, la proposta di Cislaghi potrebbe rappresentare il primo passo verso una mobilità più sostenibile e una vivibilità finalmente riconquistata.

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