Sanità territoriale in crisi, Maculan: “Più bisogni e meno risorse, incognite per il futuro”

“I servizi territoriali si sono indeboliti invece che rafforzati e il futuro si presenta denso di incognite”. Nella querelle tra il sindaco di Piovene Rocchette Renato Grotto ed il direttore generale della Ulss7 Pedemontana Carlo Bramezza sul declino della sanità terroriale interviene anche Sandro Maculan, sindaco di Zugliano.
Il primo cittadino zuglianese, seppur sottolineando l’importanza della collaborazione tra i sindaci da un lato e i dirigenti della sanità locale e la Regione dall’altro, esprime la sua vicinanza al collega di Piovene con determinazione.

Al centro della discussione il delicato tema del calo dei servizi sanitari sul territorio, denunciato da molti cittadini dell’Alto Vicentino e portato alla ribalta nei giorni scorsi da Grotto, che ha commentato con delusione il trasferimento dell’Adi (assistenza domiciliare integrata) di Piovene nella Casa di Comunità di Arsiero. Uno spostamento che secondo Bramezza “è stato un atto dovuto e non ha comportato diminuzione di servizi erogati dal distretto sanitario di Piovene”.

Nel dare sostegno al collega sindaco, Sandro Maculan ha approfondito il pensiero spiegando: “Il tema dei servizi socio-sanitari territoriali è estremamente rilevante. Tale sistema declinato, già diversi anni fa, in distretti socio-sanitari presenti in modo capillare nell’Alto Vicentino, rispondeva all’esigenza primaria di garantire una medicina di prossimità, principio cardine per portare analoga copertura di servizi su tutto il territorio. Su questo tema la recente introduzione delle cosiddette ‘Case della Comunità’ non dovrebbe fare altro che certificare e rinforzare tale percorso già realizzato in passato. Tutto bene? A parere di diversi cittadini-utenti che ci interpellano sembra di no”.

“In questi ultimi dieci anni – ricorda ancora Maculan – a fronte di un aumento dei bisogni sanitari delle famiglie ha corrisposto un innegabile taglio delle risorse (umane, soprattutto). Diverse sono le cause: la difficoltà a sostituire i medici di base che vanno in pensione con conseguente rilevante aumento del numero di pazienti in carico a ciascun medico, la riduzione di personale infermieristico dedicato,  la soppressione in alcuni distretti di servizi ambulatoriali (psichiatria, otorinolaringoiatria, oculistica, ad esempio), la contrazione dei servizi amministrativi Insomma a fronte di maggiori bisogni, malgrado gli sforzi di chi opera nel settore, non si è stati ancora in grado di mettere in campo risorse necessarie ad invertire tale tendenza”.

Per tutto questo il sindaco di Zugliano ritiene condivisibile l’analisi del collega Renato Grotto di Piovene Rocchette. “I servizi territoriali si sono indeboliti invece che rafforzati e il futuro si presenta denso di incognite. Quando un primo cittadino solleva questioni, segnala criticità o chiede chiarimenti sull’organizzazione dei servizi sanitari, esercita un preciso dovere istituzionale – ha concluso Maculan – In forza di ciò sono convinto che i sindaci siano sempre disponibili a cercare insieme le opportune soluzioni collaborando con la direzione della Ulss7 e la Regione, ognuno con le rispettive competenze e responsabilità, ma senza tacere i problemi”.

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