Scivola durante l’escursione solitaria tra i boschi. Muore un meccanico di 48 anni

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La chiesetta dedicata a Regina Pacis a Valdilonte, vicino a dove lo sfortunato 48enne ha perso la vita su un sentiero

Era andato a godersi una passeggiata tra i boschi vicini a casa, nel silenzio della natura circostante, ma non ha più fatto rientro nell’abitazione di Castelgomberto che condivideva fino a mercoledì scorso con i genitori. Moreno Guiotto, artigiano in un’officina meccanica, purtroppo giaceva esanime in un sentiero, senza vita, probabilmente dopo aver battuto la testa su alcune pietre secondo le prime indicazioni.

Un malore, o forse una caduta accidentale, avrebbero causato quella che assume i contorni di una disgrazia almeno nella prima fase di indagini. I carabinieri che indagano incaricati delle indagini sul decesso improvviso non possono escludere alcuna ipotesi a priori, ma la morte violenta o il concorso di terze persone sarebbero improbabili.

Il meccanico vicentino aveva solo 48 anni, e tra le sue passioni si annoveravano quella per i suoi animali domestici a cui era molto affezionato, la natura, i viaggi e la motocicletta, altra componente importante del suo spirito libero. Non era sposato, e faceva parte del Gruppo Alpini locale, i cui dirigenti sono stati informati ieri della triste notizia. A ritrovarlo mercoledì nel primo pomeriggio sarebbero state le forze dell’ordine, dopo aver rintracciato la sua auto parcheggiata poco lontano dal sentiero che si inerpica sulle colline, in località Valdilonte. Luoghi avvolti nel verde che fanno parte della frazione di Valle, mentre Guiotto viveva a Castelgomberto centro.

Sul posto erano giunti nei minuti successivi al ritrovamento dell’uomo un’ambulanza del Suem, da cui è sceso un medico che non ha potuto che certificare l’avvenuto decesso, risalente alla stessa mattinata. Secondo quanto riporta il Giornale di Vicenza, del sangue sarebbe stato ritrovato su un sasso nel sentiero, a pochi metri da dove è stato rinvenuto il corpo dell’artigiano, più a valle. Possibile che sia inciampato, abbia sbattuto il capo e poi dopo essersi rialzato per chiedere aiuto sia barcollato fino a cadere a pochi metri di distanza, giù da un corto pendio. Toccherà ai carabinieri della Compagnia di Valdagno valutare questa pista, dopo i rilievi dei colleghi della stazione di Trissino, i primi a giungere sulla scena.

Al magistrato di turno, invece, una volta esaminato il fascicolo dei rilievi effettuati proprio dalle forze dell’ordine spetterà valutare se richiedere o meno un esame autoptico per scansare ogni dubbio residuo. Solo in seguito la salma di Moreno Guiotto sarà restituita ai familiari per la sepoltura.