Malore fatale a soli 42 anni. Dopo tre giorni di lotta si spegne un padre di due bimbi

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Nel riquadro Giacomo Dal Prà: al S. Bortolo si è tentato il tutto per tutto per salvarlo

A strapparlo all’amore della moglie e di due bimbi è stato un malore subdolo e silenzioso che lo ha colpito nelle prime ore di sabato, nel sonno. Tre giorni di lotta e di speranze, oltre che di incessante lavoro di medici e infermieri, non sono bastati per restituire al calore dei suoi familiari Giacomo Dal Prà, spirato nella mattinata di ieri in ospedale – S. Bortolo – a causa di un’emorragia cerebrale. La scomparsa improvvisa dell’uomo ha gettato nello sconforto la comunità di Cornedo Vicentino, incredula di fronte alla disgrazia che colpisce nel profondo anche due bambini di 5 e 6 anni, privati di un padre amorevole e di un punto di riferimento quotidiano.

Il 42enne lavorava come autista all’Eurocart srl di Spagnago, dove i colleghi ne piangono la scomparsa dopo aver appreso il motivo dell’assenza dal posto di guida e aver atteso invano buone nuove, purtroppo mai arrivate, dall’ospedale di Vicenza. Nella notte tra venerdì e sabato il grave malore, senza alcuna avvisaglia. La moglie Claudia, con l’aiuto di alcuni vicini di casa – medico e infermiera -, ha fatto quanto possibile per assistere il congiunto in attesa dei soccorsi del Suem 118, che a loro volta hanno deciso per il ricovero immediato in codice di massima urgenza al S. Bortolo. “Voglio ringraziarli pubblicamente – ci chiede Claudia – l’intervento tempestivo nel cuore della notte del dottor Chinellato e di Elena Bergamin è stato essenziale: ha permesso di tentare il tutto per tutto nei tre giorni successivi”.

La conferma dell’irreparabile è giunta ieri nel reparto di terapia intensiva del polo sanitario del capoluogo berico. La famiglia, in particolare la compagna, ha espresso il consenso all’espianto degli organi. Un gesto di generosità e altruismo tra le lacrime di un giorno di lutto che in tanti nella vallata hanno condiviso, cercando di offrire per quanto possibile la vicinanza e il sostegno a un peso difficile da sopportare. Giacomo amava come ogni buon papà trascorrere il tempo libero con i suoi piccoli figli, un maschio e una femmina, ma aveva coltivato altri interessi e passioni, tra i quali la vita scout e le motociclette. Senza scordare la sua abnegazione per il lavoro, alla sua occupazione era legato ben al di sopra del dovere professionale.

Messaggi di affetto, preghiere e ricordi di ogni tipo si susseguono in queste ore, in attesa dell’ufficializzazione della data del rito religioso, che si terrà salvo variazioni sabato 25 gennaio alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista, a Cornedo.