Autonomia, a cinque giorni dalle elezioni firmata un’altra pre-intesa

Dopo la firma della pre-intesa del 2018 che non si concretizzò mai in una vera intesa, Regione Veneto e Governo hanno firmato questa mattina a Venezia la pre-intesa su quattro materie relative all’autonomia differenziata. Il presidente uscente della Regione Luca Zaia e il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli si sono incontrati a Palazzo Ferro Fini dove hanno apposto le firme su quattro materie: Sanità, Protezione Civile, Professioni e Previdenza complementare e integrativa.

A cinque giorni dalle elezioni regionali che sanciranno un cambio di rotta al vertice della Regione, dopo tre mandati di Luca Zaia e a 8 anni dal referendum regionale, oggi la firma dell’accordo preliminare relativo all’intesa prevista dall’articolo 116, terzo comma della Costituzione della Repubblica.
Non è la prima volta però che governo e Regione Veneto firmano una pre-intesa in tema di autonomia. Già il 28 febbraio 2018, poco dopo il referendum che registrò il 57,2% dei votati alle urne venete con una eclatante vittoria del sì (98,1%), venne firmata a Palazzo Chigi a Roma una pre-intesa sull’autonomia differenziata tra il governo italiano e le regioni Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna.

Un accordo preliminare che ha segnato l’inizio di un processo negoziale per conferire alle tre regioni del nord alcune forme di autonomia, ma che non si è mai trasformato in vera intesa e non ha concretizzato nessun effetto. Le materie sulle quali era stato il pre-accordo nel 2018 erano Tutela dell’ambiente, Salute, Istruzione e Tutela del lavoro.

La pre-intesa di oggi 18 novembre 2025
Sanità
La pre-intesa sull’autonomia differenziata in materia di Tutela della salute, riconosce alla Regione importanti competenze per il rafforzamento dell’azione regionale di governo complessivo del Servizio sanitario regionale, con particolare riguardo alla gestione delle risorse finanziarie da impiegare. Si tratta, nello specifico: del finanziamento del Fondo Sanitario Regionale finalizzato alla erogazione dei Lea (livelli essenziali di assistenza) definiti a livello nazionale. Ad oggi qualunque attività superiore ai Lea, anche in presenza di risparmi di spesa una volta garantiti i Lea, deve invece essere garantita con risorse del bilancio ordinario della Regione, penalizzando altri settori del governo regionale, pur in presenza di risorse del Fondo Sanitario che lo renderebbero possibile senza alcun onere aggiuntivo a carico del bilancio regionale.

Si tratta inoltre dell’autonomia nella gestione del sistema tariffario di remunerazione per i produttori pubblici e privati di servizi che non tende ad appiattire verso basso il valore delle prestazioni e non tiene conto delle differenti realtà produttive presenti sul territorio. L’autonomia include la possibilità di rendere flessibile la capacità di acquisto e di committenza con i privati accreditati del proprio territorio consentendo da un lato di ottenere una più adeguata risposta quali-quantitativa ai bisogni del proprio territorio, e dall’altro di favorire lo sviluppo di un sistema imprenditoriale ancorato alle necessità locali e maggiormente responsabilizzato nella collaborazione con il Servizio Sanitario Regionale. Si tratta poi di autonomia nella programmazione degli interventi relativi al patrimonio edilizio e tecnologico in ambito sanitario e di autonomia nell’individuazione di sistemi di governance delle aziende sanitarie e degli enti del servizio sanitario regionale.
Nel pre-accordo si legge anche della possibilità di introdurre fondi sanitari integrativi.

Protezione Civile
La preintesa sull’autonomia differenziata in materia di Protezione civile introduce alcuni elementi che avranno un significativo impatto positivo sulle attività regionali materia, consentendo un incremento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione regionale sul territorio.
Un primo elemento rilevante è l’attribuzione al Presidente della Giunta Regionale, in caso di emergenze di livello regionale, della possibilità di emanare ordinanze in deroga non solo alla normativa regionale, come avviene oggi, ma anche a quella statale.

Un secondo aspetto importante per la gestione delle emergenze di rilievo regionale riguarda la possibilità di semplificare le procedure finanziarie attraverso l’apertura di contabilità speciali. Nel caso di emergenze di rilievo nazionale che riguardino esclusivamente il territorio veneto, l’Intesa stabilisce inoltre che il commissario incaricato del superamento dell’emergenza sia necessariamente il Presidente della Giunta Regionale o una persona da lui indicata. Gli ulteriori temi affrontati nella preintesa mirano a potenziare la capacità d’azione della struttura regionale di protezione civile, con ricadute immediate in termini di efficienza, sia nella gestione delle emergenze sia nelle attività di prevenzione.

Professioni
Il pre-accordo attribuisce alla Regione competenze legislative e amministrative per disciplinare professioni esercitate abitualmente mediante lavoro intellettuale o con prevalente concorso intellettuale, legate alle specificità del territorio e alla sua economia.
Previdenza complementare e integrativa
La pre-intesa, pur nel rispetto dei principi nazionali e della vigilanza (Covip), riconosce alla Regione Veneto tre funzioni chiave: promozione e finanziamento di fondi pensione, disciplina funzionale delle forme di previdenza permettendo di adattare gli strumenti alle peculiarità del tessuto economico e sociale veneto, rappresentanza negoziale per il pubblico impiego per la stipula di contratti e accordi collettivi con i fondi pensione.

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