Dimesso dall’ospedale il dg dell’Ulss 7, Bramezza. “Colpito improvvisamente, senza ragione”

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Mentre si moltiplicano gli attestati di solidarietà dopo l’aggressione di ieri, è stato dimesso oggi, 21 agosto, dall’ospedale di Treviso il direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza, dopo aver trascorso la notte in osservazione, in via precauzionale.

Lo afferma un comunicato dell’Ulss 7, che aggiunge dettagli all’episodio. Il manager della sanità pubblica è stato aggredito intorno alle 19, in una strada nel centro storico di Treviso, da una persona che si è avvicinata in bicicletta: improvvisamente questi si è fermato e ha iniziato a colpirlo, senza che vi sia stata alcuna discussione o altra apparente ragione. Ora, spiega la nota stampa, Bramezza trascorrerà alcuni giorni di convalescenza a casa, “da dove comunque riprenderà il proprio impegno quotidiano alla guida dell’Ulss 7 Pedemontana”.

“Vorrei innanzitutto ringraziare quanti in queste ore hanno voluto esprimermi la loro vicinanza e solidarietà – commenta Bramezza -, sono state davvero moltissime persone e questa è una bella attestazione di stima e affetto. È incredibile che un fatto del genere sia accaduto nella ‘mia’ Treviso, anche perché se la vittima di una simile aggressione fosse stata una persona anziana le conseguenze sarebbero potute essere ben più gravi. Ringrazio le forze dell’ordine che sono intervenute tempestivamente, il personale del Suem e tutta l’equipe del pronto soccorso e della medicina d’urgenza guidati dal primario dottor Bernardi”.

Dimesso dall’ospedale il dg dell’Ulss 7, Bramezza. “Colpito improvvisamente, senza ragione”

La solidarietà
Bramezza avrebbe riportato una frattura allo zigomo e numerose contusioni.  Fra i primi ad esprimere solidarietà a Bramezza ci sono i sindaci dei Distretti 1 e 2 dell’Ulss 7 Pedemontana. “Siamo vicini a Carlo Bramezza in questo momento difficile – dichiarano Cristina Marigo, sindaco di Schio e presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto 2, e Nicola Finco, sindaco di Bassano del Grappa e presidente della Conferenza dei Sindaci –. L’episodio di violenza che lo ha coinvolto ci lascia sgomenti e non può trovare alcuna giustificazione. Un gesto vile ed assurdo che colpisce non solo la persona, ma anche l’istituzione che rappresenta”. La Conferenza dei sindaci sottolinea come Bramezza, nel suo ruolo, abbia sempre operato con impegno e responsabilità al servizio del territorio e della comunità: “La sua dedizione e la sua professionalità sono punti di riferimento per il nostro sistema sanitario. Ci auguriamo che possa ristabilirsi al più presto e riprendere il suo lavoro con la stessa determinazione che lo contraddistingue”.
“Allo stesso tempo – concludono Marigo e Finco – ribadiamo con fermezza che episodi di violenza come questo non appartengono alla nostra cultura civile e democratica. Ci auguriamo che le autorità competenti facciano piena luce sull’accaduto e che vengano messi in campo tutti gli strumenti possibili per prevenire e contrastare simili episodi”.

Fra i primi ad esprimere solidarietà al direttore generale dell’Ulss 7, anche il deputato della Lega Erik Umberto Pretto (“Quanto accaduto resta un fatto inaccettabile che merita una condanna netta e forte. Auspico che le forze dell’ordine, già intervenute tempestivamente, riescano ad assicurare al più presto alla giustizia l’autore di questo ignobile gesto”) e la consigliera regionale Milena Cecchetto, della  Lega, che parla di “episodio gravissimo e inaccettabile, serve il massimo rispetto per le persone e per chi lavora al servizio della comunità: serve più rispetto per tutti”.
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