Il maltempo flagella il veronese. Zaia: “Martoriato un distretto vitivinicolo”

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Sono quasi 300 le richieste di intervento arrivate alla Protezione Civile e ai Vigili del fuoco del Veronese a seguito dei nubifragi che da ieri pomeriggio hanno colpito Verona, la Valpolicella e una decina di comuni dell’Est e dell’Ovest veronese. In alcune fasce del territorio scaligero sono precipitate autentiche ‘bombe d’acqua’ che hanno scaricato fino a 170 millimetri di pioggia in due ore, ingrossando pericolosamente i corsi d’acqua.

L’assessore alla protezione civile del Veneto Gianpaolo Bottacin ha reso noto che  ieri sono state impegnate sul posto 41 squadre di volontari di associazioni veronesi, con 164 uomini al lavoro. Da questa mattina sono attive 31 squadre provenienti dalle province di Verona, Vicenza, Padova e Rovigo, che impegnano 124 volontari. Altri 64 volontari di 16 squadre (11 della provincia di Padova e 5 della provincia di Verona) sono pronti a subentrare. I comuni più colpiti sono: Verona, San Pietro in Cariano, Negrar, Colognola ai Colli, San Martino Buon Albergo, Zevio, Belfiore, Soave, Monteforte d’Alpone, Cazzano di Tramigna.

“Rivolgo un grande ringraziamento a tutti i volontari della protezione civile, che da stanotte si stanno alternando con grande generosità –  dichiara l’assessore Bottacin –  Adesso pensiamo a chiudere l’emergenza e a porre in salvo persone e cose e continuiamo a monitorare la situazione, in stretto contatto con tutti gli enti locali interessanti. Nei prossimi giorni faremo un esame ancora più approfondito dei danni e delle situazioni di criticità  anche attraverso sorvoli con l’elicottero per verificare la sussistenza di interventi franosi”.

“I danni sono ingenti, una bomba d’acqua che ha letteralmente devastato molti comuni veronesi. E oltre ai danni a famiglie e imprese, il nubifragio ha martoriato un distretto produttivo strategico per l’economia del Veneto, proprio nel momento clou della raccolta dell’uva e della successiva vinificazione”. Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che sta seguendo gli interventi della Protezione civile e la conta dei danni in stretto contatto con il sindaco di Verona Sboarina, fa proprie le preoccupazioni dei viticoltori e degli operatori della provincia più agricola del Veneto.

“Il Veneto è il primo produttore nazionale di vini con quasi 11 milioni di ettolitri – ricorda Zaia – conta 52 denominazioni d’origine e il prestigio della denominazione coinvolta nella zona del Valpolicella e di Soave è unico nel mondo. Ai danni dovuti all’impraticabilità delle campagne, al diffondersi di malattie fitosanitarie a causa delle continue piogge in presenza di uve mature si aggiungono in queste ore quelli inflitti ai vigneti, flagellati dal maltempo.  Faremo la conta alla fine, con attenzione particolare alle ricadute sulla vendemmia in un’area così fortemente vocata. Intanto – preannuncia il presidente del veneto – ho dato mandato al direttore di Avepa, Fabrizio Stella, di far uscire subito sul territorio i funzionari dell’Agenzia per i pagamenti nel settore primario per fornire assistenza a tutte le imprese agricole vittime del maltempo di queste ore”.