Omicidio di Giulia Cecchettin: Filippo Turetta fermato questa mattina in Germania

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Filippo Turetta, studente universitario di 22 anni, è stato fermato questa mattina in Germania. Lo ha detto all’Ansa intorno alle 10 di questa mattina, 19 novembre, l’avvocato del giovane, Emanuele Compagno, che ne ha avuto conferma, ed ha informato i genitori.

Turetta è accusato di omicidio aggravato per aver massacrato a pugni e coltellate e poi aver gettata in un burrone la sua ex, Giulia Cecchettin, laureanda 22enne.

Il fermo è avvenuto a Bad Durrenger, in Sassonia, non lontano da Lipsia, a mille chilometri da casa. Turetta era ancora al volante della sua auto – una Fiat Punto nera a metano targata FA015YE –  e si trovava in autostrada quando è stato fermato dalla polizia. È stato portato negli uffici della polizia tedesca. Il 22 enne era stato avvistato l’ultima volta in Austria, a Lienz e in Carinzia, dove il sistema targa-system, quello di riconoscimento e controllo delle targhe, aveva fotografato il passaggio della macchina.

Secondo quanto battuto dalle agenzie questa mattina, Turetta aveva fatto ricerche on line su kit di sopravvivenza in montagna e su itinerari e sentieri nel Sud Tirolo. Sempre secondo l’Ansa, Giulia era già morta quando è stata lanciata nella scarpata della Val Caltea, a Barcis, dopo essere stata scaricata dall’auto di Filippo.

Turetta nei giorni scorsi avrebbe usato durante la fuga banconote con macchie di sangue per fare benzina. Le avrebbe usate domenica scorsa, quando si sarebbe fermato a fare rifornimento in un distributore automatico di Cortina. Le telecamere – scrive il Corriere Veneto – hanno inquadrato la Fiat Punto nera ed il ragazzo che introduceva il denaro nello sportello. Quando il titolare della stazione di servizio ha aperto l’impianto, qualche giorno dopo, tra le banconote ne ha trovata una da 20 euro con macchie di sangue.

Giulia Cecchettin

Lo strazio del padre di Giulia
“Amore, mi manchi già tantissimo. Abbraccia la mamma e dalle un bacio da parte mia”. Lo scrive stamane sul proprio profilo Facebook Gino Cecchettin, il papà di Giulia, trovata morta ieri nella zona di Barcis in Friuli. Poi una citazione “L’amore vero non umilia, non delude non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L’amore vero non urla, non picchia, non uccide”.

Ieri, dopo la notizia del ritrovamento del corpo della ragazza, per tutto il giorno gli abitanti di Vigonovo (Venezia) hanno lasciato fiori davanti alla casa della famiglia Cecchettin.

Trovato il cadavere di Giulia Cecchettin fra Barcis e Piancavallo

“Ho dato disposizioni perché nel giorno delle esequie di Giulia sia dichiarato il lutto regionale. Avremo tutte le bandiere delle istituzioni a mezz’asta e l’intero Veneto si stringerà in un abbraccio alla famiglia, agli amici di Giulia, a tutti coloro che le hanno voluto bene”. Lo ha scritto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

Giulia Cecchettin, in un video la violenta aggressione da parte dell’ex: l’avrebbe caricata esanime in auto