Report contagi e vaccini in Veneto, che rimane in zona bianca. Più malati in terapia intensiva

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Terapie intensive “speciali” occupate al 4%, il doppio rispetto al check di una settimana prima, letti ordinari invece al 3%. Sono queste le percentuali che contribuiscono a tenere saldamente il Veneto in zona bianca anche per la prossima settimana. Le soglie di rischio rimangono fissate rispettivamente al 10% e 15%. I nuovo contagi ufficializzati sabato mattina sono 774, di cui 96 nella provincia vicentina.

Secondo i dati forniti da Luca Zaia nella conferenza stampa di ieri, 39 su 48 dei pazienti assistiti nei reparti Covid di terapia intensiva non si erano sottoposti al vaccino (circa 80%). Un anno fa, nell’estate del 2020, erano solo 7 i ricoveri in rianimazione in tutta la regione come recita il report di Azienda Zero, ma i numeri di agosto – questa è una considerazione in positivo – è assimilabile a “quello di due mesi fa, a giugno, quando poi dopo una fase stabile era iniziata la ridiscesa. Restiamo fiduciosi”. I pazienti affetti da Covid nei reparti non critici vengono invece aggiornati a 353 malati.

La tabella fornita dalla sanità veneta che riassume il numero di vaccini inoculati settimana per settimana

Alla mezzanotte di venerdì sera sono poco meno di 19.500 le dosi somministrate nelle 24 ore nei punti vaccino della regione, di cui 3.300 circa nel Vicentino (Ulss 7 e Ulss 8 con cifre aggregate) con il totale che già in settimana aveva oltrepassato la soglia dei 6 milioni. Erano a ieri quindi 3.152.196 i cittadini veneti dai 12 anni in su che hanno ricevuto almeno una dose, poco più di 250 mila quelli che invece in questi giorni completeranno il ciclo. La popolazione vaccinata nel suo complesso, al netto dei bambini sotto i 12 anni, è il 65,1% sul totale, mentre 3 veneti su 4 (il 75,5%) ha ricevuto almeno una dose di siero contro il Covid-19.

La fascia d’età ad oggi meno coperta, quella tra i 12 e i 19 anni, ha raggiunto ieri il 50% dei vaccinati con prima dose. Circa 100 mila le dosi somministrate da lunedì a venerdì (dal 16 agosto a domenica il range per il dato definitivo), prosegue il trend di calo nei mesi centrali delle vacanze estive: erano circa 150 mila in quella precedente e e prima ancora 250 mila, a scendere dal picco di 330 mila di fine giugno.

Uno dei punti vaccini dell’Ulss 7. A Bassano (ex Eurobrico)

Il bollettino delle Ulss vicentine mostra come siano stati tra giovedì e venerdì (compreso) in tutto 96 (41 nella fascia della Pedemontana) quei nuovi cittadini vicentini contagiati dal coronavirus, entrando nel computo regionale che ne conta invece 774. Gli attualmente positivo crescono quindi a 1.762 unità, sui circa 12.700 veneti ancora alle prese con l’epidemia, tra ricoverati e in isolamento domiciliare con sintomi lievi (quasi il 97%). Sul lato dei ricoveri sono 33 (+1) in tutto tra il San Bortolo di Vicenza (13 più 2 in terapia intensiva) e l’Alto Vicentino di Vicenza (15 più 1), con due pazienti in via di guarigione ospitati all’ospedale di Comunità di Marostica. Numeri estremamente lontani, quelli presi in considerazione nel Vicentino, dai picchi di fine dicembre scorso nella “piena” della terza ondata, ma che se si confrontano le due estati 2020 e 2021 vedono la situazione attuale come quella peggiore.