“Resistere Veneto”: Riccardo Szumski scende in campo e sfida la Lega su sanità e autonomia

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Sarà un outsider in grado di intercettare consensi provenienti da mondi diversi? Pescando magari nel bacino dei delusi dalla Lega e di coloro che sostengono la libertà di scelta delle cure? Saranno le urne a dirlo. Quel che è certo è che Riccardo Szumski, medico (radiato dall’Ordine) ed ex sindaco di Santa Lucia di Piave, ha scelto di mettersi in gioco e candidarsi a Palazzo Balbi con il suo movimento “Resistere Veneto“. E lo fa con una schiera di aspiranti consiglieri regionali che, per quanto riguarda il Vicentino, comprende i nomi di Michela Cattozzo, Jurhan Abdula detto Yuri, Sara Cunial, Antonio Costalunga, Alessia Maria Flavia Lazzaretto, Davide Lovat, Rosa Lo Greco e Giulio Quadri.

Una squadra che ha le idee chiare sul proprio programma, con tre parole d’ordine: sanità, libertà e autonomia. “Siamo qui – dichiarano i candidati – per impegnarci a ricostruire un Veneto più libero, rinnovato e autonomo, dove i diritti dei cittadini siano sempre garantiti e dove il futuro venga assicurato da scelte responsabili, consapevoli e condivise. La nostra visione di lungo termine si basa sul rispetto dei diritti naturali, sull’autogoverno del popolo veneto e sulla coniugazione di questi valori per rinnovare la società, attingendo dalle nostre radici”.

Impossibile non notare la sfida che Riccardo Szumski, insieme a “Resistere Veneto”, intende lanciare alle altre forze autonomiste, come la Lega che da 15 anni con gli alleati governa il Veneto. “Vogliamo – continuano i candidati -, prima di tutto, risolvere i noti problemi della sanità – materia nella quale la Regione già gode di autonomia – riorganizzandola per competenza, tempestività d’intervento e prevenzione, al fine di garantire un sistema efficiente e al servizio dei cittadini”.

“Il lavoro, i giovani, l’impresa etica, l’agricoltura e l’allevamento sani, insieme alla tutela
dell’ambiente sono le altre nostre priorità”, concludono gli aspiranti consiglieri. “L’obiettivo – chiosa Szumski – è dar voce a chi oggi è scontento, sfiduciato, disilluso dalla politica regionale, con la chiarezza che ha sempre contraddistinto tutti i candidati
della lista”. Si preannuncia, insomma, un agguerrito duello tra chi è accusato di aver tradito il Veneto e chi, invece, promette di farlo rinascere. Agli elettori veneti l’onore, e l’onere, di deciderne l’esito.

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