Si balla “a metà” nelle discoteche venete. Capienza dimezzata e stop per chi sgarra

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Una pista da ballo frequentata dal popolo della notte (Archivio)

Disco rosso per le discoteche venete. Almeno al 50%. Tempo di giro di vite per i locali da ballo dopo la nuova ordinanza regionale preannunciata dal governatore Luca Zaia, in attesa del testo completo e firmato in calce che entrerà in vigore da domani, Ferragosto compreso. Tornano a restringersi le maglie eccessivamente larghe, dati epidemiologici alla mano, riguardo agli assembramenti in locali pubblici, in particolar modo piste da ballo, dove si potranno accogliere al massimo la metà dei clienti in rapporto alla capienza massima sancita per legge.

In caso di trasgressione delle nuove regole più stringenti, compreso l’obbligo della mascherina senza “sconto”! alcuno, che faranno dunque il loro esordio domani nella giungla di provvedimenti per l’emergenza continua di coronavirus, sarà disposta la chiusura immediata dell’esercizio pubblico. Previsti controlli a tappeto delle forze dell’ordine.

Si conclude così probabilmente l’era dei “complimenti” incondizionati ai giovani delle sette province e della corsa alla riaperture di tutte le attività legate al settore del divertimento, alla luce del moltiplicarsi di casi di contagio e di accensione di nuovi focolai anche in Veneto, ieri la regione italiana con maggiore aumento di nuove segnalazioni di positività al tampone: 84 per la precisione (74 in Lombardia), con il totale aggiornato a 20.885 secondo i dati offerti dal Ministero della Salute. La curva di contagio in Veneto che conta gli attualmente positivi, infatti, dallo scorso 10 luglio ha ricominciato a risalire, aumentando di giorno in giorno. Con la constatazione dell’abbassamento dell’età media dei soggetti costretti nei migliori casi al regime di isolamento domiciliare.

“L’ordinanza – si legge nella nota diffusa a metà pomeriggio dall’ufficio stampa della Regione Veneto – prevede che il numero massimo di persone che possono entrare non sia
superiore al 50% della capienza massima normalmente autorizzata. Prevede, inoltre,
l’obbligo di indossare sempre la mascherina all’interno del locale, compreso durante il ballo, ammesso, va ricordato, solo in presenza di piste all’aperto. È prevista, poi, è la chiusura immediata del locale, senza alcun rimando ad ulteriori pratiche amministrative, se viene accertato dagli organi di vigilanza il mancato rispetto delle norme”. Un cambio di passo e un abbassamento della soglia di tolleranza, quindi, figlio dei nuovi rapporti che provengono dalle varie Ulss territoriali e dalle indagini degli uffici di igiene e prevenzioni dislocati sul territorio.

“Si tratta di una misura presa contro il rischio che il virus torni a fare la voce grossa – sottolineano in coro Luca Zaia e Manuela Lorenzin, rispettivamente vertice della Regione Veneto e assessore alla Sanità -. Non possiamo vanificare i risultati raggiunti grazie a impegno e sforzo di tutti. Mi rivolgo soprattutto ai giovani che nei giorni del lockdown e fino ad oggi sono stati un vero modello di responsabilità e consapevolezza della situazione. Invito loro e tutti gli altri appassionati a pazientare ancora, aderendo alle indicazioni che vengono date e continuando ad avere comportamenti coerenti con la situazione”. “Nel periodo e nel clima estivo – concludono governatore e assessore – è comprensibile la voglia di stare insieme e divertirsi, soprattutto dopo le restrizioni degli scorsi mesi. Ma altrettanto lo è comprendere come basti poco creare assembramenti e situazioni che possono rendere inutile l’impegno di tutti ed il lavoro dei nostri professionisti sanitari. Torneranno tempi normali ma ora ci è chiesto di affrontare anche il divertimento con le giuste accortezze”.