Un probabile “selfie di troppo” costa la coda al leone alato sulle colline del prosecco

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Un particolare sul muso del leone costruito con le radici delle piante abbattute dalla tempesta Vaia

A poco più di un mese dalla sua ultimazione, è stata vandalizzata da ignoti una delle ultime opere in legno di recupero dell’artista altopianese di Roana Marco Martalar, un leone alato simbolo della Serenissima, installato sulle colline del prosecco a Tarzo, provincia di Treviso.

Un danno almeno facilmente recuperabile e che non pregiudica la solidità dell’intreccio di rami, pezzi di tronco e soprattutto radici, localizzato sulla coda del maestoso leone. L’amara sorpresa è stata fatta ieri, dopo il passaggio nel fine settimana di parecchi visitatori in loco, in località Fratta di Tarzo.

Pur rimanendo in piedi l’ipotesi dell’azione di qualche vandalo buontempone, appare più plausibile che il danno arrecato possa essere conseguenze della mancanza di accortezza da parte di qualcuno che potrebbe essersi appeso oppure appoggiato sull’estremità, magari inavvertitamente, spezzando la coda lignea. Nonostante un cartello presente in bella vista che impone di non toccare l’opera dello scultore vicentino. “A tutti i meschini – scrive un arrabbiato Luca Zaia, informato della vicenda – che si appendono al Leone per un selfie o una bravata, dico che è ora di imparare il rispetto. Non vorremmo arrivare a dover installare una videosorveglianza anche in un luogo come questo: sarebbe davvero un fallimento, prima di tutto culturale”.

Il simbolo di San Marco è alto circa 7 metri e che sorge su un “piedistallo” erboso della lunghezza di 10 metri. La riproduzione dell’iconico animale ha reso necessari circa 3 mila pezzi di legno recuperati dagli schianti della tempesta Vaia, che ha devastato le foreste montane del Veneto e del Trentino nel 2018, come praticamente tutte le altre installazioni di Martalar. L’opera è stata voluta e commissionata dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Si prevede, o almeno, si spera, la sua riparazione in tempi brevi.

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