Agenti penitenziari aggrediti da detenuto a pugni e morsi. Lo scortavano al San Bortolo

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L'ingresso dell'ospedale San Bortolo di Vicenza

Un detenuto sotto sorveglianza in regime di alta sicurezza va in escandescenza durante una visita specialistica in ospedale e ferisce tre agenti della scorta, dopo aver minacciato anche il personale sanitario. Grave episodio stamattina in un ambulatorio del San Bortolo, a Vicenza, dove un pregiudicato di cui non sono note le generalità si è scagliato contro tre dei cinque agenti che lo avevano condotto in città dal carcere di San Pio X per sostenere degli esami clinici.

Avrebbe sferrato pugni, di cui uno andato a segno sul volto di uno dei suoi controllori provocando stordimento e la rottura degli occhiali da vista, e morsi, ferendo altri due agenti di polizia penitenziaria che lo accompagnavano. Tutti e tre sono tornati in seguito nel polo ospedaliero per ricevere le cure in pronto soccorso e sottoporsi alla profilassi medica prevista in casi di aggressione, dopo aver immobilizzato il recalcitrante detenuto e averlo riportato nella sua cella.

A dare notizia dell’episodio avvenuto stamattina nel capoluogo berico è il sindacato Uspp – Unione Sindacale Polizia Penitenziaria del Triveneto -, evidenziando il ripetersi di fatti simili di violenza nei confronti del personale di guardia. Non è la prima volta, infatti, che atti così brutali e feroci accadono nel contesto della Casa Circondariale “Del Papa” di Vicenza: altre aggressioni sono state registrate e denunciate in passato, e solo grazie alla prontezza della scorta si è potuta evitare una fuga del pericoloso detenuto o il coinvolgimento del personale medico e infermieristico presente in corsia.

“Quello che accaduto oggi – commenta Leonardo Angiulli segretario dell’Uspp – non è altro che l’ennesima dimostrazione di un sistema ormai allo sbando, appare chiaro che la situazione è estremamente grave, siamo molto preoccupati dalla spirale di violenza innescata e dai continui episodi ai danni del personale di Polizia, ed è per questo motivo che chiederemo un incontro urgente con i vertici dell’amministrazione penitenziaria al fine di denunciare le condizioni in cui il personale è costretto a lavorare”.

A dar man forte alle istanze anche Giuseppe Moretti, presidente del sindacato. Domenica 2 luglio manifesterermo a Roma, davanti al Parlamento, al grido di ‘salviamo la polizia penitenziaria’, per chiedere in primis di porre fine a questa piaga concausa di politiche che hanno smantellato progressivamente la credibilità del sistema penitenziario mettendo in difficoltà l’operatività del personale appartenente al corpo.” Le ferite riportate dai tre agenti non sono gravi, con prognosi di una decina di giorni.