Arraffa denaro dalla cassa del bar, sotto la telecamera. Ladro individuato “in differita”

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Furto di denaro contante in diretta video, denuncia in differita. Il canale è quello della polizia locale di Vicenza che, dopo aver ricevuto un filmato digitale dal gestore di un bar del centro storico del capoluogo berico, lo ha analizzato con attenzione fino a riconoscere un 51enne.  Trovato “a colpo disucro” distanza di mezz’ora appena in Campo Marzo.

Una volta visionate le immagini, per gli operatori di turno riconoscere il ladro è stata questione di un attimo, vista la conoscenza assodata del territorio urbano e dei suoi frequentatori fuori dalle regole. Il fatto di cronaca locale risale a venerdì mattina, con vittima l’incasso delle prime ore di lavoro del pubblico esercizio, il “Biasio Centro” in piazza Biade, a portata sguardo dalla Basilica Palladiana.

Il manolesta di turno si era introdotto nel bar, fingendosi un cliente come tanti, per poi approfittare di un attimo di distrazione del personale e dell’assenza di altri avventori al bancone interno. A documentare i secondi successivi l’occhio vigile ed elettronico di una telecamera che stava registrando tutto: l’apertura del registratore di cassa, una mano che preleva le banconote custodite, poi sparite in un amen nelle tasche del ladruncolo. Una volta rientrato, il titolare si è subito accorto che la “cassa piange”, riavvolgendo il file video digitale e accorgendosi in pochi secondi del torto subito.

A distanza di poco più di mezz’ora, dopo aver visionato il materiale audiovisivo messo a disposizione dal titolare, gli agenti dipendenti del Comune di Vicenza sono riusciti a riconoscere a identificare il presunto autore dell’illecito e tradurlo al comando locale in strada Soccorso Soccorsetto a Vicenza. Lì lo hanno interrogato, ottenendo una confessione di fronte all’evidenza delle immagini che inchiodavano il responsabile, che indossava gli stessi pantaloni lunghi e maglietta di colore chiaro.

“Presunto” artefice del furto solo per la garanzia generica sancita dall’ordinamento legislativo italiano, essendo chiaramente riconoscibile nei tratti somatici e già schedato negli archivi della locale, che ne aveva già fatto conoscenza diretta in più occasioni a Vicenza. Si trattava infatti si un soggetto tutt’altro che nuovo a episodi simili nell’ambito della microcriminalità. Per A.L., 51 anni e residente in città, è scattata la denuncia a piede libero dopo aver comunque ammesso il furto, la cui entità in controvalore non è stata resa nota. L’ammanco non sarebbe stato restituito, almeno per il momento.