Covid-19/Vicentino: altri 4 decessi, 162 i ricoverati, 27 in terapia intensiva, 618 i casi

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Ore 20.

Sono 192 più di questa mattina i contagiati in Veneto. Sono infatti 4809. Lo conferma il bollettino aggiornato alle ore 17 della Regione. 13.589 i soggetti in isolamento domiciliare. Saliti a 164 i decessi: ben 24 più di questa mattina. 1341 le persone ricoverate, 257 di queste in terapia intensiva (otto più del report precedente). 298 i dimessi.

Per quel che riguarda il Vicentino, i report più recenti (ore 16) delle due Ulss sembrano segnare un rallentamento della pressione sui reparti ospedalieri ma una forte crescita dei contagiati: quasi cento più di ieri (da 527 a 618, +17%), mentre i ricoveri son passati da 151 a 162 in ventiquattr’ore. Sono due in meno però le persone in terapia intensiva (da 29 a 27), il che significa, tenendo conto purtroppo anche dei dei decessi, che i nuovi ingressi sono sotto controllo. Lo conferma l’Ulss 8 Berica, che ne ospita ben 20 in rianimazione: in un giorno due pazienti in miglioramento sono stati trasferiti al reparto delle malattie infettive. Qui, a sua volta due persone sono state dimesse. La distribuzione dei pazienti è ora anche verso altri ospedali: 14 sono in fase di recupero finale all’ospedale di Noventa. I ricoveri complessivi nella “Berica” son ancora in crescita, ma la curva è meno impennata rispetto a ieri. Nell’Ulss 7, invece, l’aumento porta i ricoveri da 90 a 97, con una impennata maggiore nell’Alto Vicentino. 12 qui i decessi: l’ultimo è un anziano di Asiago i 71 anni, ricoverato nell’ospedale dell’Altopiano per gravi patologie e poi aggravatosi con la positività al virus e quindi trasferito al San Bassiano. Tre nuovi decessi invece al San Bortolo: una donna di Arzignano di 87 anni, un 79enne di Sovizzo e una donna di 84 anni di Altissimo. Ultimi dati che vanno evidenziati: le persone che in provincia di Vicenza sono in sorveglianza attiva sono 2254: in questo caso l’aumento è stato solo del 3%; inoltre nell’Ulss 7 ben 441 persone hanno terminato la sorveglianza domiciliare (ben 338 son nel distretto dell’Alto Vicentino).

Ore 10.

Quattro nuovi decessi all’ospedale San Bortolo, uno all’ospedale di Bassano del Grappa, la morte ieri a Vicenza dell’ex sindaco Marino Quaresimin e l’inesorabile aumento di contagiati, ricoverati, persone in terapia intensiva e soprattutto di persone in sorveglianza domiciliare. C’è tutto questo negli ultimi numeri disponibili sull’epidemia da nuovo Coronavirus nel Vicentino.

I 4 decessi sono avvenuti fra ieri sera e questa notte e sono riportati dal bollettino mattiniero della Regione Veneto, ma anche i report delle due Ulss – 7 Pedemontana e 8 Berica – non permettono di sperare di aver raggiunto ancora il famigerato “picco”: potrebbe essere questione di pochi giorni, dato che stiamo scollinando tutti i 15 giorni di isolamento “duro” e 14 giorni è il tempo di incubazione del virus. Oppure potremmo renderci conto che ci vorrà più tempo perché il contagio è proseguito nonostante i divieti.

I numeri del Vicentino. La terra berica infatti aveva registrato ieri un nuovo decesso all’ospedale San Bortolo, quello di Marino Quaresimin, sindaco di Vicenza negli anni ’90. 82 anni, era ricoverato da alcune settimane per una grave malattia e aveva un quadro clinico molto compromesso quando gli è stata diagnosticata anche l’infezione da Covid-19, fatto che ha ulteriormente deteriorato il quadro clinico, fino purtroppo alla morte. Anche all’ospedale di Bassano i decessi segnano +1: si tratta di un uomo di 72 anni di Asiago, anche in questo caso dalla salute già gravemente compromessa, morto ancora giovedì nell’area Covid dell’ospedale di Bassano del Grappa e per il quale solo dopo la morte è stato accertata la positività al virus. Complessivamente salgono quindi a 18 le morti correlate all’epidemia da Covid-19 nel Vicentino.

I contagiati sono 527 (bollettini Ulss del 20 marzo ore 16, +41 rispetto al giorno precedente): 288 nell’Ulss 7 e 239 nell’Ulss 8). Ben 2.182 cittadini sono in sorveglianza attiva a domicilio (1416 nell’Ulss 7, due terzi dei quali fra il Bassanese e l’Altopiano, dove vi sono focali sia all’ospedale che nella casa di riposo, e 766 nell’Ulss 8, dose si segna l’incremento maggiore, del 24%). In provincia di Vicenza i pazienti ricoverati sono 151, 29 dei quali in terapia intensiva: 22 a Vicenza, 5 a Bassano e 2 a Santorso). 18 i pazienti dimessi.

I dati regionali. In Veneto i contagiati (bollettino della Regione aggiornato a questa mattina 21 marzo ore 8) sono 4617, 3023 dei quali in sorveglianza presso il proprio domicilio. 1191 sono le persone ricoverate in ospedale, di cui 249 in terapia intensiva. 146 i decessi (+6 rispetto al bollettino precedente delle 17 di ieri 20 marzo), 257 i dimessi. Sono 1594 complessivamente le persone che sono state ricoverate dall’inizio dell’epidemia: l’età media dei pazienti è 68 anni, ma l’età media di quelli ricoverati ora, a un mese dall’inizio dell’emergenza, si è abbassata di due anni. Un paziente su cinque (20,9%) è ricoverato in terapia intensiva. L’età media dei pazienti deceduti è 82 anni, il 41,8% aveva più di 85 anni (dati Regione Veneto, Azienda Zero, da cui sono stati riportati i due grafici di questo articolo).