Covid-19, nove decessi in due giorni nel Vicentino: vietato abbassare la guardia

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La terapia intensiva dell'ospedale di Bassano (fermo immagine tratto da Rete Veneta)

I dati delle Ulss Vicentine e della Regione Veneto parlano chiaro: la crisi non è ancora passata ed è vietato abbassare la guardia sull’epidemia da nuovo Coronavirus. Sono stati infatti 9 tra ieri e oggi i decessi nel vicentino.

Solo oggi sono morte sei persone. All’ospedale di Santorso è morto un uomo di soli 54 anni e un anziano di 87 anni, mentre all’ospedale di Bassano è morta una donna di 71 anni di Gallio. All’ospedale San Bortolo di Vicenza sono mancati una donna di Vicenza di 86 anni e due uomini: un 80enne di Castelgomberto e un 82enne di Montebello.

Complessivamente sono 1930 i contagiati (+39 rispetto a ieri) e risultano in crescita anche i ricoveri: dai 260 di ieri ai 267 di oggi. Leggero calo dei pazienti in terapia intensiva (38 oggi, 39 ieri, 40 il 6 e 7 aprile), ma con nove decessi in 48 ore non è certe un numero che deve rassicurare.

I dati veneti

Il bollettino dell 8 di questa mattina della Regione Veneto evidenziava 12.933 casi attualmente positivi (+311 rispetto a ieri sera) e 1-728 negativizzati virologici 756 le persone morte fra ospedale e altre strutture. Il numero dei soggetti in isolamento è pari a 18.553 e quello dei dimessi 1.442. I pazienti in terapia intensiva erano 274, 3 in meno di ieri sera. I nuovi decessi sono 5, dato che porta a 680 il totale delle morti. I pazienti in area non critica sono 1.530 (2 in meno). In sostanza, crescono i casi di positivi ma rallenta la corsa per quel che riguarda i decessi.