Notificate 57 multe in un colpo solo. Salasso recapitato grazie a Facebook

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Una foto di repertorio

Una 45enne di Dueville, formalmente residente nella cittadina ma che nella realtà dei fatti si era “rifugiata” in casa della madre a Vicenza capoluogo, è stata rintracciata con astuzia da un agente della polizia locale attraverso Facebook dopo che era risultata irrintracciabile per mesi dalla sua abitazione. In un colpo solo alla donna sono state notificate ben 57 sanzioni amministrative per altrettante infrazioni al codice della strada, tutte commesse negli ultimi tre anni. Per un ammontare di oltre 14.500 euro.

Somma dovuta alle casse dello Stato, dopo che la trasgreditrice seriale per mesi aveva “dribblato” ogni tipo di imposizione e aggirato numerosi divieti al volante della sua auto, fin dal dicembre del 2016. In oltre cinquanta occasioni con la targa del mezzo immortalata dalle telecamere di sorveglianza, facendo scattare multe su multe che però, nei fatti, non erano mai state recapitate alla responsabile delle violazioni commesse a Vicenza. Tra le quali il transito in ztl in centro città, spostamenti non autorizzati su corsie riservate a mezzi pubblici, svariati eccessi di velocità e soste vietate. In pratica, un compendio al rovescio delle regole di buona condotta del diligente automobilista.

Verbali rimasti carta muta fino a quando un solerte agente di polizia locale si è deciso a travestirsi da “moderno Sherlock Holmes”, approfittando dell’era dei social network per seguire con tenacia il profilo dell’automobilista insolente, nella speranza di estrapolare informazioni utili per rintracciarla. Due mesi di “appostamenti virtuali” che hanno permesso di ricostruire gli spostamenti della 45enne, domiciliatasi di fatto in casa della madre nel capoluogo berico, dove lunedì mattina alle 10.40 è suonato un campanello inatteso: sull’uscio un commissario di polizia locale che ha servito sul vassoio una sfilza di provvedimenti per un importo-monstre di 14.535 euro per la precisione.

A fornire un indizio prezioso per rintracciare la furbetta è stato un apparentemente innocuo post pubblico di un amico, che, proprio a post. eriori, costerà salatissimo alle tasche della recordwoman vicentina suo malgrado: sotto l’albero fioccano adesso i verbali da pagare, senza possibilità di “sorpasso azzardato”.