Il saluto solenne al generale Domenico Innecco, “grande Alpino” dal cuore generoso

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Rucco e Innecco a Palazzo Trissino nel corso della consegna di un riconoscimento ufficiale

Si saluterà sabato mattina alle 11 il generale Domenico Innecco, decano degli Alpini e persona da sempre attiva nel mondo del volontariato, ricoprendo vari ruoli in associazioni che si dedicano al prossimo. Tra queste la Lega Italiana contro i Tumori di Vicenza e la Fondazione 3 Novembre che ogni celebra una data storica della Grande Guerra, curando da oltre un secolo l’Ossario del Pasubio sul Colle Bellavista. Luoghi sacri per i quali portava nel cuore una profonda passione e dedizione.

Aveva 91 anni e si è spento serenamente attorniato dai propri cari. La Cattedrale di Vicenza accoglierà il feretro stamattina alle 11, per la celebrazioni delle esequie che precedono la sepoltura di una figura molto conosciuta non solo nel capoluogo berico ma in più parti d’Italia in virtù del suo impegno su più fronti, tra gli Alpini in particolare. Anche lui, come in tanti amici ricordano, “ha posato lo zaino a terra”.

Spirato lo scorso mercoledì 9 novembre, si è atteso per organizzare al meglio l’addio all’ex comandante, a cui presenzieranno parecchie autorità civili e militari, che fu alla guida tra l’altro anche della Brigata Alpina Cadore. Vicentino d’adozione, era originario di Gorizia. A salutarlo in “prima linea” la figlia Mariagrazia, il sindaco di Vicenza Francesco Rucco in nome della comunità e della Provincia, e Gianni Periz, vicepresidente della Fondazione – che ha sede proprio a Palazzo Trissino negli spazi del Municipio di Vicenza – al quale il gen. Innecco trasmette la sua preziosa eredità.

Proprio il coro della Brigata Alpina Cadore sarà presente durante la messa di commiato, a rendere omaggio alla propria ex guida. Nella carriera del militare italiano di alto livello un girovagare di incarichi che lo portò in 17 diverse città, per poi scegliere Vicenza come luogo dove vivere gli anni della pensione. Ha rivestito incarichi di prestigio come tenente ddi Artiglieria di Montagna, comandante della Scuola di Volo dell’Aviazione dell’Esercito e della XXV Zona Militare.

“Un uomo retto, equilibrato – così lo ricorda il sindaco di Vicenza Francesco Rucco – e con un forte attaccamento all’istituzione che ha dedicato la propria vita al volontariato. E’ stato un punto di riferimento per le associazioni combattentistiche e ha ricevuto negli anni vari riconoscimenti tra cui la medaglia d’oro di Lungo comando e lunga navigazione aerea e la Legione al merito conferita dal Congresso degli Stati Uniti”.