Le Penne Nere vicentine piangono Alberto Pieropan, ricercatore e “figlio d’arte” tra gli Alpini

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Si terranno lunedì mattina i funerali di Alberto Pieropan, decano degli Alpini di Vicenza e da sempre molto attivo nell’associazione, rivestendo incarichi di rappresentanza nell’Ana e che si apprestava a festeggiare il Centenario dalla nascita della sezione berica. Uomo di cultura con una spiccata passione per la storia, a lui si devono svariati studi e gli è riconosciuto inoltre il merito di aver “spinto” l’associazione al passo con i tempi sul piano della comunicazione e dei social network.

Pensionato in passato tecnico dell’Enel dove ha lavorato dal 1968 al 2006, Pieropan aveva compiuto 73 anni e lascia nel lutto i familiari. E’ spirato mercoledì della settimana in corso. A cavallo degli anni 1970 e 1971 aveva frequentato il corso per allievi ufficiali del corpo degli Alpini e, da allora e per oltre mezzo secolo, il senso di appartenenza e la propensione a dedicare tempo alle attività di volontariato erano per lui divenute una costante.

Capogruppo degli Alpini di Monte Berico per 9 anni, era stato consigliere della sezione Ana “Monte Pasubio” di Vicenza ed era conosciuto dalle Penne Nere vicentine e oltre i confini provinciali anche in virtù del ruolo di vicedirettore della rivista berica “Alpin fa grado”, con sede in viale d’Alviano in città. Una pubblicazione periodica trimestrale ormai prossima a compiere, nel 2023, i 70 anni di attività. Tra gli altri, ieri il sindaco di Vicenza Francesco Rucco ha voluto ricordare Alberto con affetto esprimendo cordoglio alla sua famiglia e a quella degli Alpini.

“La sua scomparsa – ha scritto – lascia un grande vuoto perché è stata un figura molto importante per tanti anni, come capogruppo di Monte Berico e come consigliere della sezione Monte Pasubio dopo. Figlio di un altro grande alpino vicentino, Gianni Pieropan, è stato un ricercatore ed uno storico molto apprezzato anche a livello nazionale, grazie alle sue frequenti collaborazioni con il consiglio nazionale dell’A.N.A. e al ruolo di referente del centro studi”.

A lui si devono l’idea della biblioteca telematica degli alpini e le tante iniziative legate alla comunicazione social e streaming, attraverso le quali divulgava le sue ricerche, tra cui quelle legate alla figura di suo padre e al centenario del gruppo di Fara Vicentino avvenuto lo scorso anno. Il solenne saluto si terrà lunedì alle 10.45 nella chiesa cittadina di Araceli.