Lo sport non è immune al Covid: focolaio al Vicenza Basket femminile. Gare rinviate

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Il team di serie A2 femminile bloccato dal coronavirus

Sette giocatrici positive al coronavirus dopo il (doppio) giro di tamponi rapidi pre-partita, e anche il Vicenza Basket al femminile si trova a fare i conti con un focolaio in spogliatoio. Sotto canestro stavolta “svetta” l’epidemia, che blocca allenamenti e match di campionato di uno storico club berico della palla a spicchi. Nonostante i protocolli anti Covid applicati in maniera rigorosa, i controlli preventivi settimanali tramite tampone e la voglia di scendere sul parquet. Si tratta dell’ennesimo caso di focolai che emergono nelle società sportive di rilevanza nazionale, dopo quelli recenti rilevati nel calcio a 5 e ancora nel basket veneto, discipline “di contatto”.

Tutte le persone contagiate, emerse dopo un primo caso alla vigilia dell’incontro tra As Vicenza Basket Femminile e Ponzano, sarebbero atlete della prima squadra di serie A2. Ben oltre il quintetto titolare, riducendo all’osso l’organico disponibile e costringendo quindi i due team a concordare il rinvio del derby veneto, con avvallo della federazione cestistica.

Un rinvio peraltro quasi last minute, deciso nel primo pomeriggio di sabato alla viglia del match in calendario per domenica 7 marzo alle 18, al Palagoldoni di Vicenza. Nel corso del fine settimana da un caso isolato si iniziato a parlare di focolaio, con la corsa prima al tampone rapido e poi, come da protocollo, alla conferma attraverso la verifica con quello molecolare. Che avrebbe – il condizionale è d’obbligo in attesa di conferma da parte della società che finora era riuscita ad arginare il Covid al di fuori del palasport – confermato il primo esito su tutte e 7 le cestiste alle prese con il virus, secondo quanto riporta un servizio sul Giornale di Vicenza.

Atlete semiprofessioniste, giovani e dal fisico allenato quelle condotte dal coach Sinigaglia, che dovrebbero superare eventuali sintomi di malattia senza incorrere in gravi problemi di salute e in tempi ridotti, ma comunque out per una decina di giorni. A cui si andranno in seguito ad aggiungere i test a fine “quarantena” e le visite mediche per il ripristino della necessaria idoneità sportiva. Nei prossimi giorni tutto il gruppo squadra dovrà affrontare un nuovo “giro” di tamponi, in ragione dei tempi di incubazione dei batteri virali, ma tutti confidano che non emergano altri contagi, augurando alle cestiste la pronta guarigione e il ritorno sul parquet non appena superata questa fase critica.

Per la squadra biancorossa, che occupa il 7° posto nel girone Nord di serie A2, si prospetta un vero e proprio tour de force una volta ripresi gli allenamenti. Si prospetta infatti per il quintetto berico forse più di un recupero infrasettimanale – probabilmente saranno due a conti fatti – da aggiungere a quelli già pendenti in un calendario “disastrato” a causa dei contagi, qualora il focolaio Covid riservasse altre sorprese e il recupero delle giocatrici infettate andasse per le lunghe. A far “buon gioco”, almeno, il previsto turno di riposo per il prossimo week end in cui si disputerà la Coppa Italia di categoria. Ma appare a forte rischio il rinvio del match in casa del Carugate del 20 marzo.