Due etti di hashish e denaro in casa, arrestato 29enne. Dubbi su un’auto in fiamme

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La via del quartiere residenziale teatro in poche ore dell'incendio ad un'auto e del blitz antidroga

Spedizione mirata fuori città fruttuosa per la Squadra Mobile delle Questura di Vicenza, inviata a Monticello Conte Otto martedì della settimana in corso per verificare la “bontà” di segnalazioni raccolte circa un “giro” di droga all’interno di un’abitazione di Cavazzale, dove al momento della retata si trovavano alcuni giovani.

Tra loro anche un 29enne, cittadino albanese secondo le informazioni disponibili, arrestato in flagranza di reato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in quanto trovato in possesso di 230 grammi di hashish.

Il blitz della Polizia di Stato vicentina è avvenuto in pieno giorno, intorno alle 15 l’altro ieri nella via Marco Polo, in una delle zone residenziali della frazione di Monticello. Forti sospetti da sciogliere, poi, sono legati ad un’auto andata in fiamme la notte precedente alla missione di mercoledì, di fronte allo stesso alloggio, per cause tutt’ora sconosciute. Si tratta, anzi si trattava visto che è andata completamente distrutta, di una Peugeot 307 lasciata in sosta in strada nei pressi della fermata autobus.

Pompieri da Vicenza e carabinieri erano giunti nella via per spegnere il rogo e per i rilievi: rimane da chiarire se sia trattato di un evento accidentale oppure se il fuoco sia stato appiccato volontariamente al messo. La perquisizione domiciliare in loco del giorno seguente, invece, ha fatto emergere la droga “leggera” poi sequestrata e risultata nella disponibilità del 29enne arrestato, che vivrebbe nella stessa abitazione: deteneva anche una discreta somma di denaro dalla dubbia provenienza oltre all’hashish, anch’essa “presa in consegna” dai militari.

Dopo l’arresto del giovane e le formalità di rito, è stato disposto dalla Procura di Vicenza la misura dei domiciliari. Al vaglio le posizioni singole delle persone trovate in compagnia del cittadino albanese, identificate e poste sotto indagini per accertare eventuali legami con il sottobosco dello spaccio di stupefacenti nelle aree periferiche e comuni dell’hinterland di Vicenza.