No alla “movida violenta” in centro storico. Imposta la chiusura anticipata a un bar

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Forze dell'ordine in centro storico

Eccesso di schiamazzi ed episodi al di fuori delle regole, difetto di vigilanza nei confronti della clientela, spesso troppo su di giri. Il bar di contra’ Pescherie Vecchie “Ai due Calici”, già oggetto di restrizioni imposte da Comune e Questura fino al 30 settembre dovrà chiudere alle 20. Si conclude con un’ordinanza del sindaco che dispone la chiusura anticipata del locale per tutta l’estate la vicenda che riguarda numerosi episodi di ordine pubblico e violazioni normative.

Il provvedimento è stato adottato dall’amministrazione a seguito dei numerosi verbali già emessi da polizia locale e questura e due provvedimenti già presi negli ultimi 6 mesi che però non hanno sortito gli effetti auspicati. Situazioni di turbamento dell’ordine pubblica e del quieto vivere per i residenti della zona continuano a protrarsi, rendendo necessario un intervento più incisivo dell’autorità pubblica.

Già il 24 dicembre 2021 era stato ridotto l’orario di apertura al pubblico per un mese a causa delle gravi problematiche di sicurezza legate all’esercizio e alla vendita di alcolici, tre mesi dopo, il 28 marzo 2022 è stata disposta la sospensione dell’attività per 15 giorni per le situazioni che hanno turbato l’ordine e la sicurezza pubblici. “La rivitalizzazione del centro storico – così si sono espressi ieri il sindaco di Vicenza Francesco Rucco e l’assessore alle Attività produttive Silvio Giovine – non ha nulla a che fare con gli assembramenti, gli schiamazzi e la movida violenta che hanno avuto per baricentro un unico locale. Al netto dei 19 verbali che riguardano violazioni commesse direttamente da quel bar, il gestore non può esimersi dal vigilare sul corretto comportamento della clientela, a maggior ragione quando risulta molesta. Confidiamo che questo provvedimento riporti nella zona la tranquillità dovuta ai residenti e a chi vuole vivere serenamente il centro storico.”

A questo si aggiunge la constatazione che il degrado e i numerosi episodi di disturbo causati nella zona dal locale, riscontrati tutto l’anno, peggiorano nel periodo estivo a causa della maggiore presenza di clienti e della propensione a restare all’aria aperta e che il gestore non si adopera per l’adeguata vigilanza sullo stato dei propri avventori e sul loro comportamento specialmente nell’orario notturno.