Preso tre mesi dopo la rapina al “Sushi”: malmenò una donna e fuggì con 15 mila euro

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Si è trattato di un arresto congiunto quello portato a termine in queste ore dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Vicenza e dei carabinieri del capoluogo berico, nei confronti di un rapinatore che poco meno di tre mesi fa non lesinò di far uso della violenza per accaparrarsi l’incasso di un noto ristorante etnico di Vicenza.

Era il 5 ottobre scorso quando l’oggi indagato, un 51enne di nazionalità cinese, era entrato all’interno del “King One Sushi” in corso Santi Felice e Fortunato, facendo razzia di tutto il denaro contante: 15 mila euro in tutto.

Non aveva agito da solo, evidentemente, ma è stato l’unico finora a venire riconosciuto grazie ai filmati di videosorveglianza che hanno immortalato il numero di targa dell’auto di sua proprietà. Le forze di polizie sono riusciti a risalire a lui nei giorni scorsi, dopo che nei database è emerso come l’uomo identificato avesse preso residenza a Ferrara, dove i militari si sono presentato “suonando” il campanello e mettendolo spalle al muro. Ora non resta che risalire ai complici della rapina, compiuta con modalità da “maniere forti”

La sera del blitz nel ristorante orientale di Vicenza uno dei malfattori percosse con violenza la madre del titolare, proprio in orario di chiusura, per poi immobilizzarla e far man bassa dell’incasso della giornata. Con un bottino da 15 mila euro i responsabili si erano poi dileguati a bordo di un’auto. I riscontri investigativi acquisiti e trasmessi alla Procura della Repubblica di Vicenza hanno permesso poi in questi mesi di chiudere il cerchio intorno al cittadino asiatico, ottenendo l’emissione di un’ordinanza di misura cautelare in carcere che, nella mattinata di oggi, è stata eseguita a Ferrara.

E’ così che Z.Y. – queste le iniziali di uno dei presunti autori dell’incursione -, che prima risultava irreperibile per lungo tempo, è stato facilmente trovato nel suo nuovo indirizzo di Emilia Romagna, grazie alla collaborazione della Squadra Mobile estense. Ora per lui in nuovo trasferimento, almeno il terzo in poche settimane, stavolta verso una cella del carcere di Vicenza.